A poco più di due mesi dallo scandalo finanziario di Wirecard, alcune banche del Vecchio Continente stanno manifestando gli effetti del fallimento della società di pagamenti online causato dalla scoperta di un ammanco da 1,9 miliardi di euro in bilancio. Secondo alcune stime almeno 15 istituti bancari vantano crediti nei confronti dell’azienda tedesca per 1,75 miliardi di euro.
Ricordiamo come la portata dello scandalo abbia spinto la Deutsche Boerse a proporre nuove regole per espellere dal DAX quelle società che presentano richieste di insolvenza, che permetterebbero di estromettere le azioni Wirecard dal principale indice teutonico già durante il mese in corso.
Scandalo Wirecard: gli effetti sui bilanci delle banche europee
Nei conti del secondo trimestre 2020 pubblicati ieri, Commerzbank ha dichiarato di aver accantonato 175 milioni di euro per le perdite sui prestiti a Wirecard. Da evidenziare come la rilevazione sia superiore anche all’accantonamento per le perdite su crediti causate dal Coronavirus, pari invece a 131 milioni di euro.
Anche per ING il contraccolpo causato dall’azienda di pagamenti online è stato pari a 175 milioni di euro, mentre per Credit Agricole lo scandalo ha pesato circa 110 milioni di euro. Solo queste tre banche rappresentano una quota di 460 milioni sui debiti di Wirecard.
Come riportato da Bloomberg, gli altri creditori di rilievo per la società tedesca sono: ABN Amro e Landesbank con un’esposizione stimata a 180 milioni di euro ciascuno, mentre Barclays, DZ Bank e Lloyds dovrebbero aver prestato circa 110 milioni di euro ciascuno.