Seduta poco mossa per le principali Borse europee dopo che nella seduta di ieri è proseguito il clima di risk on e l’S&P 500 ha sfiorato nuovamente i suoi massimi storici. Gli investitori non sembrano preoccuparsi dell’
aumento dei contagi da Coronavirus, i quali hanno superato i 20,6 milioni, e dallo stallo in USA tra Democratici e Repubblicani per il nuovo piano di stimoli fiscali.
In Europa alcuni dati evidenziano come
il recupero economico potrebbe essere più lento del previsto: un sondaggio svolto da IFO ha mostrato come le aziende tedesche si attendano un ritorno alla normalità della situazione in 11 mesi. Per quanto riguarda l’Italia l’indice FTSE MIB staziona in territorio timidamente positivo attestandosi a 20.439 punti, in rialzo dello +0,01% rispetto a ieri.
A sostenere le quotazioni del principale paniere italiano è il
forte rialzo di Banco BPM, che si posizione al vertice assoluto come migliore blue chip di oggi segnando un +5,16%.
Azioni Banco BPM: motivi del rialzo, analisi tecnica e strategie operative
Come avevamo riportato in un precedente articolo, a spingere gli acquisti sulle azioni Banco BPM sono le dichiarazioni degli scorsi giorni dell’Amministratore Delegato dell’istituto, Giuseppe Castagna, il quale ha
aperto la strada a possibili fusioni. Dopo uno storno a seguito del ritorno al di sopra della linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del 3 ottobre 2017 e 9 febbraio 2018, le quotazioni dell’istituto di credito sono riuscite a rimbalzare a ridosso della trendline disegnata dai minimi del 22 maggio e 3 agosto 2020.
I compratori sembrano ora mirare alla zona di 1,60 euro, dove transitano il livello statico espresso dai lows dell’1 febbraio 2019 e quello dinamico che unisce i top del 9 e 19 marzo 2020. Un superamento di tale area permetterebbe ai corsi di tentare un rialzo esteso, che potrebbe arrivare alla chiusura del gap down del 24 febbraio 2020, a 2,3695 euro. La situazione peggiorerebbe solo nell’eventualità di una discesa al di sotto della coriacea area di concentrazione di domanda a 1,20 euro, dove transitano numerosi livelli di supporto.
Da un punto di vista operativo, la recente estensione delle barre rialziste mette in luce una predominanza di compratori. Per questo motivo,
si potrebbero valutare strategie di natura long di breve periodo nell’eventualità di una discesa dei prezzi a 1,4127 euro. Lo stop loss sarebbe localizzato a 1,351 euro, mentre l’obiettivo principale a 1,50 euro.