L'Assemblea annuale degli azionisti di Berkshire Hathaway regala sempre delle pillole interessanti agli investitori e agli osservatori di mercato, perché il suo condottiero
Warren Buffett risponde alle domande del pubblico offrendo
spunti sulla gestione dell'azienda ma anche sulle considerazioni generali del mercato.
A questo giro, l'oracolo di Omaha è stato una miniera di informazioni, ma anche di prese di posizioni molto dure, come quella su Bitcoin, ancora una volta considerato un
asset privo di qualsiasi valore intrinseco.
Buffett ha ribadito che mai comprerà la criptovalute e a questo si è associato anche il commento del suo socio in affari,
Charlie Munger, ancora convinto che le quotazioni di Bitcoin possano arrivare a zero.
Assemblea Berkshire: gli aspetti più interessanti
Quanto è emerso dall'Assemblea degli azionisti di Berkshire Hathaway potrebbe essere riassunto in 4 punti chiave. Il primo è che Warren Buffett è appassionato di riacquisti di azioni, ma il titolo della società finanziaria sta diventando troppo costoso. Adesso a Wall Street le azioni di classe A di Berkshire valgono 484.340 dollari, avendo realizzato un guadagno dall'inizio dell'anno del 7%. Nei primi 3 mesi del 2022, i buyback sono stati di 3,2 miliardi di dollari, meno della metà rispetto ai 6,9 miliardi del quarto trimestre 2021.
Lo scorso anno complessivamente si sono avuti riacquisti per 27 miliardi di dollari e, da quanto si è capito, è difficile che si possa eguagliare tale livello quest'anno. Il duo Buffett-Munger è sempre stato propenso a effettuare questa operazione quando il prezzo di mercato è al di sotto del valore intrinseco delle azioni.
Il secondo aspetto chiave riguarda
gli acquisti di azioni in grande quantità negli ultimi 2 mesi, dopo che durante il periodo pandemico Berkshire è stata venditrice netta di titoli in Borsa. A marzo la società con sede a Omaha ha
acquisito l'assicuratore Alleghany per 11,6 miliardi di dollari, ha
accumulato azioni di Occidental Petroleum fino a raggiungere il 15% circa del capitale azionario e ha messo in cascina titoli di Chevron, HP, Apple e Activision Blizzard per un
totale di spesa di 51,9 miliardi di dollari nel primo trimestre. Nel contempo ha venduto azioni per 10,3 miliardi di dollari, mantenendo denaro liquido e titoli di Stato americani per 102,7 miliardi di dollari.
Il terzo punto interessante emerso dalla riunione della scorsa settimana riguarda l'inflazione. Buffett si è detto sorpreso per quanta inflazione c'è stata negli Stati Uniti e ha asserito che nessuno è in grado di prevedere la crescita dei prezzi tra 1 mese, 1 anno o 10 anni. A suo giudizio, la difesa migliore è fare o produrre qualcosa che abbia richiesta e per cui le persone sono disposte a pagare. A quel punto, facendo qualcosa di prezioso per la società, non avrà alcuna importanza di cosa faccia il dollaro USA.
L'ultimo punto chiave fa riferimento all'opportunità derivante dalla volatilità del mercato e dal comportamento speculativo. Buffett sottolinea come le oscillazioni a breve dei prezzi possano costituire occasioni d'acquisto per Berkshire non perché "si è più intelligenti, ma perché si è sani di mente in un mercato che a volte fa cose pazze".