I titoli farmaceutici quest'anno hanno rappresentato un'ancora di salvezza per molti investitori. In un clima generale di tensione dove hanno prevalso le vendite, le azioni di Big Pharma hanno ottenuto anche guadagni a 2 cifre. È il caso ad esempio di società come Merk & Co, AbbVie, Regeneron Pharmaceuticals e Vertex Pharmaceuticals.
Le azioni del settore hanno la caratteristica di essere difensive quindi, anche quando tutte le altre soffrono per il rallentamento dell'economia, esse riescono a stare in piedi perché la domanda di farmaci non diminuisce per questo, in quanto strettamente legata alla salute.
Quest'anno i venti contrari sono stati tanti, a partire dalla
guerra Russia-Ucraina che ha impresso nei mercati un livello di tensione e incertezza che non si vedeva da anni. Un colpo decisivo l'ha dato
la politica monetaria della Federal Reserve, divenuta estremamente aggressiva per cercare di arginare il fenomeno inflazionistico che ormai desta preoccupazioni in gran parte del globo.
La corsa dirompente delle quotazioni delle materie prime ha destabilizzato il portafoglio delle famiglie e costretto le imprese a interrompere la produzione, esacerbando i vincoli alla catena di approvvigionamento che durano da oltre un anno. Infine vi è stato il riesplodere del Covid-19 in Cina, che ha portato le Autorità governative a misure draconiane materializzatisi in continui lockdown per contenere il contagio. Tutti ingredienti che hanno contribuito ad affossare le azioni generali, offrendo un ombrello di salvaguardia solo per pochi titoli.
Big Pharma: le azioni sono a sconto
La buona notizia per Big Pharma è che le quotazioni potrebbero ancora salire. La ragione fondamentale è che il prezzo è ancora economico. In base ai dati di Wolfe Research, in media le azioni del settore facenti parte dell'S&P 500 negoziano a poco più di 5 volte gli utili attesi per quest'anno, mentre i multipli del principale indice americano viaggiano intorno a 19. Questo è un dato interessante perché, considerando la media storica, il price/earnings del comparto sanitario non è mai stato così distante da quello generale.
Entrando in alcuni dettagli, Merck scambia a 11,6 volte i guadagni. In settimana la società ha registrato un utile di 2,41 dollari per azione, ben oltre le stime degli analisti che lo davano a 1,83 dollari. Le vendite sono state di 15,9 miliardi di dollari, battendo il consensus di 14,6 miliardi di dollari. Gli analisti si aspettano un tasso di crescita degli EPS del 6% per il 2023 e il 2024. Regeneron viene negoziato a 15 volte i guadagni attesi e si prevede una crescita degli utili per azione del 4%. La trimestrale è attesa per il 4 maggio. Vertex è un po' più caro, scambiando a 18 volte i profitti 2022, con aspettative di crescita degli utili del 6%. La società rilascerà i dati trimestrali il 5 maggio.
Chris Senyek, Chief Investment Strategist di Wolfe Research, ha scritto che le azioni del settore sono attualmente da preferire proprio per le loro caratteristiche difensive e per le quotazioni a sconto in un'ottica di lungo periodo. In questo momento, i multipli bassi possono essere un segno che i guadagni in aumento delle società non si stanno riflettendo sui prezzi in Borsa, il che apre lo spazio per una risalita delle azioni.