Dopo il grande successo del collocamento del nuovo BTP Valore, si torna a guardare ai titoli di Stato italiani, visto che domani è in calendario un concambio di cinque BTP con scadenza nei prossimi due anni con due titoli al 2031 ed al 2037.
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Con lo spread in area 200 punti base ed il rendimento del decennale al 4,8%, quello attuale rappresenta un momento particolarmente importante per i titoli di Stato italiani. La Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza (NADEF) ha innescato le critiche dell’agenzia Fitch, che rileva un “significativo allontanamento dagli obiettivi di bilancio”, e del capoeconomista del Fmi Pierre-Olivier Gourinchas, secondo cui il saldo primario strutturale di bilancio “non sta migliorando abbastanza”.
Il rendimento della carta italiana nelle prossime settimane si troverà a fronteggiare anche i giudizi sul nostro merito di credito da parte delle quattro maggiori agenzie di rating: il 20 ottobre a parlare sarà S&P, il 27 ottobre attenzione a DBRS, il 10 novembre sarà la volta di Fitch ed il 17 l’appuntamento è con Moody’s.
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Grazie ad un outlook stabile, l’appuntamento con le prime tre non dovrebbe essere troppo problematico. Nel caso di Moody’s, le prospettive negative potrebbero condurre ad una bocciatura che spingerebbe il merito di credito italiano in area “junk”, spazzatura.
I dettagli del concambio di titoli di Stato italiani
Domani il Ministero delle Finanze effettuerà un concambio presso la Banca d’Italia, con il metodo dell’asta marginale e con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità assegnata. Saranno offerti due titoli in emissione a fronte dell’acquisto di cinque titoli.
(*) Il titolo presenta almeno una tranche emessa "ad hoc" per operazioni REPO.
Per i titoli oggetto di emissione l’importo nominale emesso non potrà eccedere i 3 miliardi di euro. I titoli ammessi al concambio, quelli che cioè saranno riacquistati, saranno:
(*) Il titolo presenta almeno una tranche emessa "ad hoc" per operazioni REPO.
Quindi, a fronte di cinque titoli scadenti l’anno prossimo e nel 2025 con cedole comprese tra lo 0% e l’1,75% (di questi due sono BTP Italia), il Tesoro emetterà due titoli con scadenze al 2031 ed al 2037 con cedole fissate rispettivamente al 6 ed al 4%. In questo modo, le casse statali nei prossimi due anni registreranno minori uscite per circa 3 miliardi di euro.
Domani, alle 10, verranno annunciati i prezzi dei titoli in riacquisto ammessi al concambio. Le offerte degli operatori dovranno pervenire alla Banca d'Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria entro le 11. Il MEF escluderà le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato.
Sono ammessi a partecipare al concambio esclusivamente gli "Specialisti in titoli di Stato". Non è prevista la corresponsione di provvigioni di collocamento. Il regolamento dell’operazione è fissato per il giorno 20 ottobre 2023.
Che cosa è il concambio di titoli di Stato? A cosa serve?
Abbiamo finora trattato del concambio di titoli di Stato che domani, 18 ottobre 2023, il Ministero metterà in campo. Andiamo a vedere cosa è un concambio di titoli. Si tratta di un’operazione tramite la quale titoli già circolanti, custoditi nei portafogli degli investitori, vengono interscambiati e rimpiazzati con titoli di nuova emissione.
Per rispondere alla domanda perchè viene effettuato un concambio di titoli di Stato, possiamo dire che in genere questo tipo di operazione avviene con l'obiettivo di modificare la propria struttura di indebitamento: si sostituiscono titoli obbligazionari caratterizzati da una scadenza in genere ravvicinata e determinate condizioni (2024 e 2025 con cedole tra lo 0 e l’1,75% nel nostro caso) con titoli con scadenza e condizioni differenti (2031-2033 e cedole tra il 4 ed il 6%).
Quando coinvolgono titoli di Stato, queste operazioni si svolgono presso la Banca d'Italia mediante il metodo dell'asta marginale (riservata solo agli specialisti in titoli di Stato) e con determinazione discrezionale, da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze, del prezzo di aggiudicazione e della quantità assegnata.