L'Italia vuole giocare la sua partita in un mercato che, secondo l’agenzia di rating Moody's, quest'anno varrà oltre 650 miliardi di dollari. A tanto ammonteranno le emissioni di obbligazioni legate ai criteri di Environmental, Social and Governance (ESG), che riguardano quindi l'ambiente, la sostenibilità sociale e di governance, con un incremento di circa un terzo rispetto ai 491 miliardi del 2020.
Nonostante la crescita dei social bond sia sorprendente, saranno ancora i titoli "a favore dell’ambiente" a occupare la grossa fetta del mercato, che si stima sarà pari a 375 miliardi. Proprio in questa fetta si inserisce il nuovo BTp Green targato Repubblica Italiana riservato agli investitori istituzionali. Ecco i dettagli.
BTp green Italia: tutti i dettagli
Il MEF ha affidato a BNP Paribas, Crédit Agricole Corp. Inv. Bank, Intesa Sanpaolo S.p.A., J.P. Morgan AG e NatWest Markets N.V. il mandato per il collocamento sindacato del primo BTp Green", si legge in una nota del Tesoro.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha scelto una scadenza sufficientemente lunga per consentire in futuro nuove emissioni dello stesso stesso titolo, ma è andato ad occupare una porzione intermedia nella curva dei rendimenti, per cercare di catturare l'attenzione del mercato su una scadenza - 25 anni - in questo momento poco presente.
Il nuovo Btp Green, si legge in una nota del MEF, avrá scadenza 30 aprile 2045 e viene emesso nell'ambito del "Quadro di riferimento per l'emissione dei titoli di Stato Green" pubblicato lo scorso 25 febbraio 2021.
Contribuirà quindi agli obiettivi ambientali e alla più ampia strategia di sostenibilità dell'Italia. Per questa prima emissione difficilmente ci sarà un effetto-valanga negli ordini, è possibile che la domanda si attesti intorno ai 10 miliardi.
Quanto alla cedola, sulla base dei rendimenti vigenti al momento sul mercato secondario, si potrebbe supporre che si aggirerà attorno all’1,25%. Infatti, il BTp 1 settembre 2044 e cedola 4,75% offre oggi l’1,16%, mentre il BTp 1 settembre 2046 e cedola 3,25% viaggia sopra l’1,30%. Ricordiamo che i green bond sono titoli del tutto simili a quelli ordinari, distinguendosi per le finalità della raccolta.
BTp green Italia: 35 miliardi di spese potenzialmente rendicontabili
Nel corso della conferenza stampa del MEF si è scesi nel dettaglio del framework che accompagna l’emissione dei green bond, nel quale si identificano le finalità delle emissioni green e le iniziative che possono andare a finanziare.
Una task force interministeriale ha passato in rassegna i capitoli di bilancio dei singoli dicasteri e ha individuato circa 35 miliardi di spese potenzialmente rendicontabili per essere finanziate, anche retroattivamente, dal BTp verde nell'arco temporale 2018-2021: oltre la metà nei trasporti, il resto su efficientamento energetico, incentivi alle rinnovabili, all'economia circolare, alla protezione ambientale e alla ricerca.
Un debutto che avviene nel contesto di un G20 a presidenza italiana impegnato nella "sostenibilità e nel contrasto al cambiamento climatico", come ha sottolineato il Direttore generale del Tesoro Alessandro Rivera.
Iacovoni ha indicato che i titoli verdi punteranno su scadenze "lunghe, perché poi dovremo assicurare un po' di liquidità nel tempo" a questi titoli. Il Buono del Tesoro al momento non è offerto direttamente ai risparmiatori retail, per via dell’importante domanda da parte degli istituzionali. Anche se “il retail può sempre acquistare sul mercato secondario, andando allo sportello una volta emesso il titolo”.
BTp green Italia: spese non ammissibili
I bond verdi che il MEF emetterà a breve non potranno essere destinati al finanziamento di una serie di spese in contrasto con gli sforzi tesi alla salvaguardia dell’ambiente promossi dall’Unione Europea e dall’Italia.
Tra le categorie tagliate figurano la fissione nucleare, le attività legate ai combustibili fossili e quelle minerarie, gli impianti di energia, i contratti militari, la produzione dei derivati del tabacco, di bevande alcoliche e di armi.
Il Governo provvederà a una chiara rendicontazione delle spese: come precisato dal Tesoro, verrà pubblicato con cadenza annuale un documento denominato “Italian Sovereign Green Bond Allocation and Impact Report” che farà luce sull’allocazione delle risorse affidate allo Stato dagli investitori istituzionali che decideranno di puntare su questi titoli sostenibili.