Anno positivo per le materie prime prese nel loro complesso, così come testimoniano i principali indici di riferimento. Spaziando tra i principali ETF che si occupano di una delle asset class più controverse quando si tratta di decidere se inserirla o meno in un portafoglio di investimento, notiamo che esiste un certo allineamento di performance tra il 10% e il 12% maturato nel corso di questo 2024.
Oltre la metà di deficit rispetto all’azionario, quasi tre volte in più del rendimento offerto dall’obbligazionario. Ci sono però anche in questo caso, come per le altre asset class, vincenti e perdenti. Andiamo ad approfondire il tutto.
ETC Commodity: tra i migliori spicca il caffè
Per scoprirlo non andremo però ad analizzare gli indici ma gli strumenti ETC, che nella pratica operativa di tutti i giorni permettono di replicare l’andamento di una certa commodity. Al primo posto leader indiscusso dell’anno il caffè che ha visto praticamente raddoppiare il suo valore con l’ETC WisdomTree Coffee.
Con un ampio distacco troviamo i Lean Hogs, ovvero i maiali, capaci di raccogliere un eccellente +35% che riporta sopra lo zero il deludente bilancio degli ultimi 5 anni. Performance simile per i due metalli preziosi più famosi, l’oro e l’argento. A seguire altro tema legato all’allevamento con WisdowTree Live Cattle cresciuto del 25%. Lo zinco completa le commodity con rialzi di prezzo nel 2024 superiori al 20%.
ETC Commodity: gas naturale e soia nelle ultime posizioni
Veniamo adesso ai peggiori. Il gas naturale si conferma tra le materie prime più in difficoltà con un calo superiore al 30%. Male anche la soia con un calo che sfiora il 20%, il frumento e il cotone con ribassi superiori al 10%. Chiudono la classifica dei peggiori due metalli preziosi come palladio e platino seppur con cali marginali.
La storicità di questi ETF ci permette anche di capire qual è il bilancio degli ultimi 5 anni del mondo commodity.
In aggregato siamo ad una performance mediamente preso l’indice aggregato di riferimento superiore al 70% con punte di eccellenza come il caffè (+160%), il gasolio (+103%) e lo zucchero (+95%). Segue l’oro che assieme all’argento in 5 anni ha visto crescere il proprio valore del 90%.
All’opposto, anche per meccanismi tecnici che coinvolgono i rolling dello strumento, malissimo il gas naturale, in calo di oltre l’80%. Tra le altre materie prime male il palladio, tipica commodity correlata all’andamento del settore automobilistico, in calo del 50%, e il frumento che porta a casa un deficit del 20%.
Questi i risultati delle principali materie prime quotate sul mercato e che hanno saputo distinguersi dalla media generale. Confermata la dispersione dei rendimenti dell’asset class commodity che ha fatto registrare una volatilità annua nel 2024 mediamente del 11%, storicamente contenuta.