Petrolio: i disordini in Iraq potrebbero condizionare il mercato | Investire.biz

Petrolio: i disordini in Iraq potrebbero condizionare il mercato

01 set 2022 - 07:00

Ascolta questo articolo ora...

Il caos politico in Iraq rischia di destabilizzare il mercato petrolifero, messo già sotto pressione dalla crisi energetica. Ecco cosa potrebbe succedere

Le quotazioni del petrolio sono in discesa negli ultimi giorni, con i prezzi del Brent e del WTI che si sono consolidati sotto quota 100 dollari al barile. Il mercato è lontano dalla situazione di alcuni mesi fa, dove il greggio aveva sfiorato i 140 dollari, livello che non si vedeva dal 2008, sospinto dallo scoppio della guerra Russia-Ucraina.
 
La situazione però è sempre in procinto di deteriorarsi, a causa di una crisi energetica che non lascia tregua e delle diatribe all'interno dell' OPEC+ in merito alla distribuzione delle quote di produzione.
 
Ad appesantire il contesto generale in questo momento si aggiungono le turbolenze politiche in Iraq che, a detta di molti analisti, potrebbero rappresentare un rischio rilevante per i mercati dell'oro nero.
 
Da quando lo sciita musulmano Muqtada al-Sadr ha deciso questa settimana il ritiro dalla politica, nel Paese sono scoppiate proteste che in diversi casi sono sfociate in disordini sociali. Il pericolo è che le lotte tra le fazioni sciite portino ad una riduzione delle forniture di petrolio irachene verso gli altri Stati.
 
 
 

Petrolio: ecco cosa significano i disordini in Iraq

L'Iraq ha una presenza significativa nel mercato petrolifero a livello globale, producendo circa 4,5 milioni barili di petrolio al giorno, e le proprie esportazioni del Paese, secondo i dati forniti da Refinitiv, coprono circa il 3,5% della domanda totale,.
 
In particolare, i disordini sono concentrati a Baghdad e nel sud del Paese, che esporta dai 3,3 ai 3,4 milioni barili al giorno. Timothy France, analista senior del mercato petrolifero presso Refinitiv, ha affermato che un calo delle consegne di greggio iracheno potrebbero influenzare i mercati di Cina e India, che attualmente sono i principali importatori rispettivamente con 797 mila e 817 mila barili al giorno.
 
Tuttavia, France sottolinea come i dati sull'esportazione settimanale non mostrino alcun segno di rallentamento. Inoltre, ha aggiunto che "dal 2014, i dati storici sulle esportazioni di Refinitiv non evidenziano gravi interruzioni al basrah Oil Terminal. Durante questo periodo l'Iraq ha probabilmente sopportato minacce alla sicurezza più gravi di quanto non sia oggi".
 
Secondo Fernando Ferreira, direttore di Rapidan Energy Group, la crisi irachena potrebbe far salire i prezzi del greggio almeno di 5-10 dollari al barile, in quanto "l'attuale ambiente politico è straordinariamente tossico, nonostante di solito la produzione del Paese sia abbastanza resistente ai disordini".
 
Il caos in Iraq rischia anche di destabilizzare le decisioni dell'OPEC+ nella riunione del 5 settembre, a giudizio di Ferreira. L'esperto sottolinea come i membri del cartello potrebbero essere spinti a rinviare gli aggiustamenti alle quote di produzione, almeno fino a quando la situazione sul fronte geopolitico non si sarà calmata e tutto tornerà alla normalità.
 
 

0 - Commenti

I Nostri Partners



Malta

ELP Finance LTD

34, Wied Ghomor Street, St. Julians STJ 2043 – Malta

+356 20 341590

Switzerland

ELP SA

Corso San Gottardo 8A, 6830 Chiasso, Switzerland

+41 91 9228171

Investire.biz non offre servizi finanziari, regolamentati o di investimento. Le informazioni presenti sul sito non devono essere considerate consigli di investimento personalizzati e sono disseminate sul sito e accessibili al pubblico in generale. Tutti i link e i banner sui siti web della società puntano verso società finanziarie, fornitori di servizi di investimento o banche regolamentate in Europa. Si prega di leggere Dichiarazione di non responsabilità, Informativa sui rischi, Informativa sul trattamento dei dati personali e Termini e condizioni prima di utilizzare questo sito Web.

L’utilizzo del presente sito è soggetto al diritto svizzero, che ha giurisdizione esclusiva in relazione all’interpretazione, applicazione ed effetti delle condizioni d’uso. Il tribunale cantonale competente avrà giurisdizione esclusiva su tutti i reclami o le controversie derivanti da, in relazione a o in relazione al presente sito web ed al suo utilizzo.

Le informazioni presenti sul sito web non devono essere considerate consigli di investimento personalizzati e sono disseminate sul sito e accessibili al pubblico in generale. Tutti i link e i banner sui siti web di ELP SA o ELP Finance LTD (di seguito il “gruppo ELP” o “ELP”) indirizzano verso società finanziarie, fornitori di servizi di investimento o banche regolamentate in Europa. Gli strumenti finanziari menzionati nel presente sito web possono essere soggetti a restrizioni di vendita in alcune giurisdizioni.

Continuando ad accedere o utilizzare questo sito web o qualsiasi servizio su questo sito, dichiari di accettarne i termini e condizioni. Tutti gli investimenti finanziari comportano un certo livello di rischio. Il trading e la speculazione finanziaria comportano un alto livello di rischio e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. Prima di decidere di investire dovresti considerare attentamente i tuoi obiettivi di investimento, il livello della tua esperienza, la tua disponibilità ad assumersi dei rischi e consultare un consulente indipendente. C'è sempre la possibilità di perdere l'investimento, per intero o parte di esso. Quindi ti suggeriamo di investire denaro che puoi permetterti di perdere.

Dichiarazione di non responsabilità - Informativa sui rischi - MAR - Informativa sul trattamento dei dati personali - Termini e condizioni - Codice Etico - Cookie policy - Privacy Policy

© 2024 Investire.biz, all rights reserved.