L'oro è il grande protagonista in un contesto di tensioni geopolitiche molto forti sfociate come ben sappiamo in conflitto militare. Ma se il rialzo del metallo giallo fosse già finito? Con il superamento di quota 2.000 dollari l'oncia, il metallo giallo ha ritoccato in maniera esemplare il massimo del 2020 senza però andare oltre.
L’oro è un metallo dai limitati utilizzi industriali e per questo motivo vive il suo ambiente ideale quando l’economia arranca e le politiche monetarie si fanno più espansive nel tentativo di rinvigorire il ciclo economico.
Con tassi in calo l’assenza di remunerazione dell’oro si fa più attraente, ma soprattutto quando i tassi reali diventano negativi a causa di un’inflazione crescente il metallo giallo attrae speculazione e investimenti. Esattamente ciò che abbiamo visto finora e che bitcoin non è riuscito a dimostrare.
Oro: flussi in ingresso aumentano con rischio recessione
Una ricerca di Goldman Sachs ha dimostrato che l’oro ha visto aumentare i flussi in ingresso quando il recession risk (indicatore proprietario della banca) dalla metà del 2021 in avanti è tornato a salire. In questo preciso momento storico le economie globali si avviano verso un rallentamento.
Ancora non sappiamo se sarà recessione, ma di certo alcuni Paesi che hanno garantito flussi costanti di acquisti di metallo giallo potrebbero non essere più protagonisti e potrebbero contribuire a deprimere il prezzo.
Stiamo parlando ad esempio della Russia, le cui riserve sono state imbottite di oro negli anni scorsi ma che ora potrebbero venderne una parte per ripianare alcuni dei problemi economici generati dalle sanzioni. Vendere verso Nazioni come Cina e India che di riserve auree ne hanno ancora relativamente poche rimane un’opzione praticabile per fare cassa.
La domanda si mantiene ai massimi dal 2013 e le 370 tonnellate prodotte da Mosca quest’anno con molta probabilità non usciranno dal Paese. Elemento questa volta che potrebbe essere bullish per l’oro se sommato all’incertezza generale.
Le Banche centrali però sembrano questa volta decise a fare sul serio per stroncare l’inflazione alzando i tassi e questa per il metallo prezioso non è una buona notizia. Abbiamo quindi di fronte un quadro veramente incerto con pro e contro legati al possesso di oro. L’analisi tecnica può rappresentare un buon compromesso per capire come muoversi.
Oro: analisi tecnica e strategie operative
Gli appassionati delle candele giapponesi riconosceranno su scala settimanale la formalizzazione di una candela di stop nella tendenza rialzista, nota come Shooting Star. Considerando che questo pattern è stato formalizzato in corrispondenza del massimo 2021, il segnale non è da trascurare, tanto che l'inizio di settimana ha confermato la valenza del modello bearish.
A questo si aggiunge un'altra conformazione grafica. Dentro questo potenziale doppio massimo c’è un doppio minimo e questo disegno spesso crea un contesto favorevole ai venditori, o quanto meno di avvio di una fase laterale.
Andare short sull’oro in questo momento può sembrare un po' folle, però su un rimbalzo verso l'alto nei prossimi giorni e fissando uno stop loss sopra 2.070 dollari, l’obiettivo nel corso dell’anno di un ritorno in area 1.700 non sembra così improbabile.