Realizzare un rialzo del 100% in poco meno di tre mesi è possibile se l’ETF investe su un tema attraversato da crisi, fallimenti, scandali. Sembra una frase paradossale quella che ho appena scritto, ma questo è esattamente quello che sta succedendo agli ETF tematici che operano nel mondo crypto – Blockchain.
Il violento rialzo del Bitcoin, tornato in quota 30 mila dollari in pochissimi giorni, è stato il responsabile di quello che fino a pochi mesi fa sembrava impossibile. Il fallimento di FTX, in Italia quello di TheRockTrading e tanti scandali in mezzo, compreso il default della banca delle “crypto” Silvergate.
Eppure la crisi delle banche californiane culminata con il fallimento della Silicon Valley Bank, ma che ha colpito diversi istituti di credito anche in Europa (vedi Credit Suisse), ha spinto le quotazioni del Bitcoin. Che non protegge certamente dall’inflazione, non protegge dai ribassi dei mercati, ma quando odora la possibilità che la FED ricominci ad adottare una politica monetaria espansiva con iniezione di liquidità, allora torna prepotentemente in pista.
Investire nella Blockchain con gli ETF
Se la dichiarazione di Mike Novogratz, CEO di Galaxy Digital, può sembrare provocatoria “il mondo sarebbe diretto verso una crisi del debito e solo oro e bitcoin possono proteggere”, certamente l’investimento nelle società tematiche di settore può essere un buon modo per stare su un business (quello collegato alla Blockchain) che sta andando avanti nonostante crisi e propositi bellicosi dal punto di vista regolamentare da parte della Casa Bianca. Ultimo in ordine di tempo quello di tassare le società di mining sulla base dell’elettricità utilizzata per minare Bitcoin.
iShares, Global X, VanEck sono ad esempio tre emittenti di ETF che da inizio anno si sono mossi tutti nella stessa maniera sfiorando, come nel caso di quest'ultima, un rialzo fino al 100%. Prendiamo l’ETF iShares Blockchain Technology come esempio, rimasto attardato (+80%), ma con un paniere di azioni molto simile anche se in questo caso bastano un paio di società per fare la differenza.
La presenza di azioni con pesi importanti impegnate proprio in quel mining che diventa profittevole con il crescere delle quotazioni del Bitcoin, ha favorito una performance spettacolare. Marathon Digital, Riot Blockchain sono solo due delle prime 10 società più pesanti in un paniere abbastanza concentrato che sono state capaci di duplicare la capitalizzazione in borsa. Ai primi posti troviamo anche Block (ex Square) che si occupa di servizi finanziari, ma soprattutto Coinbase.
L’exchange più celebre al mondo paradossalmente sembra essere quello che ha beneficiato dei vari fallimenti nella Silicon Valley con prezzi più raddoppiati da inizio anno quando l’azione stava poco sopra i 30 dollari.
Il ciclone Silvergate è stato sfiorato da questi ETF. Altri più celebri come Invesco Global Blockchain hanno invece pagato una esposizione più variegata a settori e geografia con un rialzo che non va oltre il 13% da inizio anno.
Bitcoin è entrato in quel territorio che a giugno 2022 creò un notevole gap di prezzo tra 28 mila e 26 mila dollari. E l'ha ricoperto superandolo. Per gli ETF Blockchain il 2023 rischia di essere un anno da ricordare dopo un devastante 2022.