Le azioni healthcare volano in borsa a dispetto di una mini correzione a Wall Street che non ha influenzato l’andamento di un settore che vola a nuovi massimi storici. La caratteristica difensiva del settore combinata alla qualità di fare tendenzialmente bene nelle fasi mature di crescita economica, hanno prodotto un risultato eccellente che nell’ultimo anno significa una crescita del 15%.
Tanti gli ETF settoriali quotati sul mercato e in questo articolo analizzerò non solo l’andamento degli ETF che investono sull’azionario globale del settore healthcare, ma anche quelli specializzati in USA ed Europa per capire chi ha contribuito in modo decisivo al risultato finale.
Settore farmaceutico: un comparto difensivo con un'anima growth
Xtrackers MSCI World Health Care è un ETF con masse amministrate di quasi 2,5 miliardi di euro quotato nel 2016. Dal lancio la performance è stata pari al 127% con gli ultimi 5 anni al ritmo di +70%.
Stati Uniti a dominare a livello geografico con un peso prossimo al 70% seguiti da Svizzera e Regno Unito che insieme rappresentano il 10%. Zona Euro praticamente non pervenuta e questo pone il rischio cambio come un fattore da tenere in considerazione in maniera quasi totale.
Sulle oltre 130 azioni presenti in portafoglio nell’ETF, le prime 10 pesano per oltre il 40% con Eli Lilly a comandare il drappello delle top ten con un peso del 8% seguita da United Health con il 6% e la danese Novo Nordisk con il 5%.
Confrontando l’indice globale rispettivamente con quello europeo ed americano, scopriamo chi ha contribuito in modo decisivo al successo di questo settore. I farmaceutici americani negli ultimi 5 anni hanno guadagnato l’80%, quelli europei il 63%. Dal lancio dell’ETF globale nel 2016 il ritardo si amplia. Si ferma a +100% la performance delle azioni europee, oltre 50 punti percentuali in più la performance delle azioni americane.
L’elemento che sembra supportare ancora una fase bullish per le azioni del settore healthcare è quello grafico (qui rappresentato l'ETF Xtrackers Msci World Healthcare).
Il lungo consolidamento cominciato nel 2022 è sfociato in un’accelerazione con successivo pull back ed un rilancio tuttora in corso. Rapporto prezzo utili indubbiamente non così conveniente (siamo vicini a 30) e rapporto prezzo valore di libro anch’esso alto (oltre 4), potrebbero rappresentare un potenziale fattore di freno per un settore che al suo interno ha però anche società dall’elevato potenziale di crescita visto l’intreccio sempre più evidente con il settore biotech. Amgen, ad esempio, è una classica stock che dimostra come ormai la componente più innovativa del settore ha trasformato i classici difensivi di una volta in qualcosa di decisamente più growth.