Il mondo azionario energetico, tagliato fuori dagli stringenti requisiti di sostenibilità e dalla pandemia di Covid-19 potrebbe essere la rivelazione dell'ultimo decennio? La domanda non ha ovviamente una risposta e in questo articolo cercheremo di comprendere a che punto è il settore in termini di valutazioni.
Nell'ultimo anno la differenza di performance tra MSCI World Stocks e MSCI World Energy è clamorosa. L’azionario internazionale ha raccolto in 12 mesi il 18% mentre ai dati rilevati lo scorso 11 gennaio il comparto energetico ha realizzato una perdita di poco inferiore al 25%.
La dinamica è cambiata da novembre 2020 in avanti. Il settore azionario globale ha guadagnato il 20% ma a doppia velocità è andato il settore energy con un rialzo superiore al 40%. L’effetto traino è arrivato dal prezzo del petrolio e dall’arrivo del vaccino anti-Covid.
Il greggio WTI ha realizzato la stessa performance confermando il legame strettissimo tra materia prima e settore. L’arrivo della soluzione vaccinale ha cambiato le prospettive di ripresa e soprattutto l’andamento di azioni legate al mondo dei trasporti e del divertimento.
Quindi il settore aereo, crocieristico e degli spostamenti in generale hanno cambiato prospettiva in ottica 2021 con riflessi anche sui consumi di carburante. Tra un po’ vedremo a livello grafico come si sta posizionando il comparto energetico. Un passaggio dalle valutazioni è sempre opportuno.
A livello di indici USA il rapporto prezzo/utili forward ci dice che sono proprio i titoli finanziari ed energetici ad esser i più a buon mercato con PE inferiore a 18. Confrontati con il 30 della tecnologia siamo di fronte ad azioni value che teoricamente possono fare bene in un mondo che torna ad apprezzare le società con basse valutazioni. Interessante anche il rapporto price/book value pari a 1 dell'energy.
MSCI World Energy: analisi tecnica e metodi di investimento
Andiamo ora a vedere cosa ci sta dicendo il grafico dell’indice MSCI World Energy. La rappresentazione è relativa ad un indice Total Return comprensivo di dividendi. Chi avesse investito nel comparto negli anni 2000 avrebbe un guadagno nullo dopo quasi vent'anni, pur considerando i dividendi incassati.
I minimi del 2002 hanno contenuto i cali di marzo 2020. Il successivo retest di ottobre 2020 dei lows ha mostrato una pronta e corposa reazione del mercato che ora sta tentando di aggredire i massimi di giugno 2020. Questo è un diaframma molto importante per capire le prospettive del settore. I minimi del 2009 e del 2016 passano proprio da queste parti.
Uno sfondamento verso l’alto credo rilancerebbe definitivamente la ripresa di un settore bistrattato e sottopesato a livello globale anche a causa dei nuovi più attraenti fondi ed ETF a tema ESG dove gli estrattori di carburanti fossili ovviamente hanno trovato finora poco spazio.
Per chi volesse investire nel settore azionario energetico globale è disponibile l'ETF SPDR Msci World Energy con ISIN IE00BYTRR863.