Lo spettacolare rimbalzo di cui si è reso protagonista il mercato dopo i minimi di metà aprile ci permette di fare un bilancio a distanza di 1 mese di quali sono stati i beneficiari di questa fase e di chi invece ha sfruttato meno l’eccezionale finestra di mercato post Liberation Day. Il benchmark di riferimento è indubbiamente l’azionario globale che con uno dei suoi tanti ETF ha guadagnato in un mese circa il 13%.
ETF azionari: bene crypto e rinnovabili, Borsa Italiana in pole position
La tradizionale maggiore volatilità ha premiato gli ETF presenti nell’universo tematico tra cui spiccano tutti gli ETF legati all’universo crypto e blockchain che grazie al ritorno del Bitcoin sopra i 100k ha trainato prodotti come VanEck Crypto e Global X Blockchain con rialzi superiori al 30%. Bene anche lo “storico” e ben capitalizzato Invesco Coinshares Global Blockchain.
Andamento positivo per il tema delle rinnovabili con Invesco Solar Energy e WisdomTree Uranium & Nuclear, su di oltre il 25% nell’ultimo mese, a testimonianza di come questo rimbalzo innescato da una cospicua retromarcia sul fronte dazi da parte dell’amministrazione americana ha coinciso con un recupero di molti di quei temi ampiamente penalizzati nel corso dell’intero 2024.
A ruota recuperi ampiamente superiori al 20% per i temi dell’intelligenza artificiale, cloud computing e dei semiconduttori, mentre primo tra i settori tradizionali con una performance mensile superiore al 20% è paradossalmente proprio quello che doveva essere tra i più penalizzati dai dazi, ovvero il settore delle auto europee seguito dal sempre europeo settore bancario.
A livello geografico da segnalare con rialzi superiori al 20% le Borse di Taiwan (effetto semiconduttori) e latino americane (Latam). Benissimo anche la Borsa Italiana al primo posto tra quelle appartenenti al blocco G10 con un rialzo mensile che ha sfiorato il 20%.
Poche le negatività nel mondo azionario nell’ultimo mese. Prese di beneficio solamente sulle azioni aurifere e sul settore farmaceutico colpito soprattutto dalla minaccia di Trump di ridurre i prezzi dei farmaci negli States.
ETF Obbligazionari: in evidenza i bond convertibili
Passando al mondo obbligazionario comunque positivo nell’ultimo mesi di un paio di punti percentuali quando rappresentato dall’ETF Global Aggregate Bond a cambio aperto, da segnalare la forte ripresa dei bond convertibili (+10%) ed emergenti in valuta forte (+7%), assieme al comparto dei bond subordinati o comunque non senior rappresentato da Invesco AT1 Capital Bond (+6%). Il rialzo dei tassi ma anche la debolezza valutaria ha invece penalizzato gli ETF che investono sui bond giapponesi (-3%) seguito dagli ETF che investono in duration ultra lunghe come Xtrackers Eurozone Government Bond 25+ in calo di oltre il 2%.
Infine nel settore delle commodity da segnalare i guadagni nell’ordine del 20% dell’ETC sul cacao e i cali di circa il 10% delle materie prime cerealicole.
Occasioni indubbiamente per i fautori dei ribilanciamenti che dopo gli acquisti di azionario sacrificando obbligazioni nel momento più difficile di aprile ora possono guardare all’opposto al riequilibrare la componente a reddito fisso qualora quella azionaria sia risalita sopra i livelli obiettivo.