Chi l’avrebbe mai detto negli anni in cui Mario Draghi da Presidente BCE pronunciò perentorio la frase “whatever it takes”. Erano gli anni della crisi dell’Eurozona, del fallimento della Grecia, dello spread tra BTP e Bund alle stelle, del rischio collasso delle banche spagnole.
Credo che in pochi avrebbero scommesso sul fatto che i PIGS, così erano chiamate i paesi dell’Area Euro sull’orlo del fallimento (Portogallo, Italia, Grecia e Spagna), avrebbero un giorno offerto dei rendimenti più che doppi rispetto alla Borsa americana o giapponese.
Questo è quello che sta succedendo negli ultimi 5 anni. Il Covid ha rappresentato un punto di svolta importante perché da quel momento in avanti le borse di Grecia, Italia e Spagna hanno cominciato a volare.
Performance strabilianti per le Borse dei PIGS
Incredibile la performance della Borsa greca con un +200% che doppia la performance dello S&P500 americano. Vero, dal lancio nel 2007 questo ETF è ancora ampiamente sotto il suo valore iniziale, ma dal 2012, anno della crisi dell’euro il prezzo dell’indice è raddoppiato.
E lo stesso comportamento lo ravvisiamo sulla Borsa italiana che nell’ultimo lustro guadagna il 175% grazie anche ad un ricco contributo da dividendi. Segue la Spagna che con il suo +140% si mette alle spalle non solo il listino americano, ma anche quella tedesca in rialzo del 100% nell’ultimo lustro.
Ma i PIGS hanno messo dietro anche la Borsa inglese e francese, per non parlare di quella giapponese che a causa della svalutazione dello yen ha guadagnato “appena” il 40% in 5 anni.
Ma chi ha trainato questo spettacolare rialzo?
Basta ricercare tra gli ETF azionari con la crescita a 5 anni più vigorosa per capire il perché è accaduto questo fenomeno apparentemente illogico. Gli ETF che replicano gli indici Eurostoxx Banks hanno messo a segno guadagni ben superiori al 300% e le banche sono un componente settoriale importante per le Borse mediterranee.
Ma c’è un altro aspetto molto interessante. In questi 5 anni l’unico settore (eccetto il bancario) che ha fatto meglio della Borsa greca è stato quello dei semiconduttori. La stessa tecnologia americana ha ottenuto esattamente la stessa performance della Borsa italiana che si è messa alle spalle temi molto pubblicizzati come intelligenza artificiale e blockchain, ma anche borse rampanti come quella indiana.
Il confronto su orizzonti temporali più lunghi rimane naturalmente sfavorevole ai PIGS ma questa lezione sembra perfetta per dimostrare come investire soldi nelle borse basandosi sulle previsioni o i tassi di crescita di un’economia è un esercizio molto lontano dalla precisione. E anche abbastanza inutile da fare.