Tra i vari trend che nel corso del 2025 hanno accompagnato il mercato degli ETF indubbiamente c’è anche quello degli strumenti con obiettivo primario eliminare le azioni americane dal proprio perimetro. Gli ETF con la dicitura ex US hanno cominciato ad essere commercializzati già nel 2024 con lo strapotere geografico della Borsa americana (e di alcune multinazionali del tech in particolare) che per alcuni investitori richiedeva qualche cautela nell’asset allocation.
E così sono nati i classici indici generalisti World ex US. Da un po' di tempo però l’industria finanziaria ha deciso di allargare i propri orizzonti di offerta e WisdomTree si è fatta portavoce di una interessante novità. Il primo ETF globale Smart Beta che esclude le azioni americane.
ETF Smart Beta: cosa sono
Gli ETF Smart Beta sono strumenti che replicano un indice generalista basato su azioni ma circoscrivendo il perimetro a quelle società che rispettano certi requisiti di stile. Si va dalle azioni a bassa volatilità, al momentum, passando per il value e il quality. E proprio su questo ultimo fattore si è concentrata la casa americana lanciando WisdomTree Global Ex-USA Quality Dividend Growth.
Replicando un indice proprietario, l’ETF seleziona le società che secondo il gestore hanno delle metriche di redditività, patrimonialità e crescita dei dividendi tali da essere inserite nel paniere del fondo. Ovviamente nessuna azione americana è inclusa.
La scelta si riduce e non di poco considerando che oltre il 65% degli indici globali sono rappresentati da azioni americane, addirittura 80% se andiamo sull’indice Msci World Quality.
Performance batte quelle dello Msci World
Un indice che secondo le indicazioni di Msci ha fatto molto meglio del mercato negli ultimi 30 anni. Con un +11,8% annuo composto ha staccato infatti di 3 punti percentuali Msci World.
Performance che ritroviamo anche negli ultimi 10 anni con un +14,1% che stacca di quasi 2 punti percentuali l’indice Msci World. Curiosamente il quality ha proprio nella tecnologia il suo settore dominante con quasi il 30% di peso e tutte le grandi sorelle di Wall Street nella top ten.
Msci ci offre però anche una fotografia dell’indice Quality ex US, quel benchmark che pur a modo suo anche WisdomTree vuole cercare di offrire agli investitori. I dati dal 2001 non scalfiscono il primato dello stile quality che supera di 1,3% l’anno l’indice globale ex USA versione standard. Indifferente scegliere l’uno o l’altro negli ultimi 10 anni. L’assenza dell’America ha avuto la sua rilevanza.
Per il Quality World ex US la tecnologia dimezza il suo peso al 15%, con industriali e farmaceutici a guidare la fila con il 20% di peso. A livello geografico il Giappone occupa il 19% dell’indice, seguito da Svizzera e UK con oltre il 15%.
Un nuovo tassello per chi si vorrà sbizzarrire con l’asset allocation di portafoglio personalizzando geografia e stile. Uno stile, il quality, che nel ventunesimo secolo ha dimostrato tutto il suo valore e che indubbiamente ha dimostrato la capacità di battere il mercato globale tradizionale anche nel lungo periodo.