La bellezza dei mercati finanziari è che non smettono mai di produrre “rumore”, ovvero di innescare movimenti di prezzo particolarmente interessanti e in grado di offrire opportunità ai trader. Se la dottrina accademica ha da tempo provato che la gestione attiva degli investimenti non genera valore nel lungo periodo, accorciando l’orizzonte temporale è possibile sfruttare una serie di analisi che possono accrescere la probabilità di ottenere performance positive.
Questa lunga premessa per ricordare sempre che il trading non è una scienza esatta, ma un gioco di probabilità dove servono costanza e conoscenza per tentare di ottenere il fine ultimo dell’attività stessa di trading, ovvero un utile.
Palladio: uno short che da agosto ha reso il 15/20%
Ad agosto di quest’anno avevo parlato di una strategia short da mettere a terra su uno dei quattro preziosi, il palladio. In questo articolo riprendendo il taglio alla produzione di Toyota scrivevo “vista la situazione tecnica ma anche di mercato contingente nel mondo dell’auto, potrebbe avere un senso valutare uno short su una materia prima che ha perso il 20% dai massimi ma rimane un buon 50% sopra i minimi di marzo 2020”.
Visto che in quel momento il prezzo del palladio stazionava attorno ai 2.400 $, mentre oggi siamo poco sopra 2.000 $ (con un minimo a fine settembre di 1.850 $), il profitto oggi supera il 15%. Ottimo soprattutto per chi ha minusvalenze nello zainetto fiscale visto che lo strumento indicato ad agosto era un ETC, tipologia di prodotto che a differenza degli ETF permette di compensare utili con perdite non pagando tasse allo stato.
Palladio: stagionalità e grafico ammicanno al long
Non sono qui però qui a celebrare un trade finito bene ma piuttosto a proporre una strategia alternativa proprio sul palladio. Strategia che stavolta predilige il lato long. Una prima motivazione è di natura stagionale. Dopo cinque mesi consecutivi di calo dal picco di maggio a 3.000 $ potrebbe essere arrivato il momento del rimbalzo con obiettivo 2.400, ovvero la media mobile a 200 giorni. Un trade potenziale ancora da +15-20%.
La stagionalità è favorevole al palladio. Negli ultimi 20 anni mediamente dalla fine di settembre a febbraio il palladio è cresciuto del 15%. Dal 2005 il palladio ha perso terreno in sole tre occasioni a ottobre. Nei mesi di novembre, dicembre e gennaio sono stati 5 i casi negativi registrati, sempre negli ultimi 15 anni. Un periodo benigno quello che ci aspetta, almeno così dice la storia.
Con l’azione Toyota tornata a ridosso dei massimi storici e in area di ipervenduto su scala settimanale, personalmente credo che la prossima discesa verso 2.000 sarà utile ai trader per tentare l’ingresso long sull’ETC del palladio. Lo strumento è WisdomTree Physical Palladium (ISIN JE00B1VS3002), ETC caratterizzato da buona liquidità sul mercato e replica fisica del sottostante.
In conclusione possiamo dire che dopo una discesa piuttosto intensa, per il prezzo del palladio potrebbe essere arrivato il momento della riscossa. Considerazioni stagionali e tecniche supporterebbero questa view. Come sempre il consiglio è quello di preparare una strategia di trading adeguata, concentrandosi anche sullo stop loss massimo tollerabile dal capitale personale utilizzato.