Il bacio della morte per l’intelligenza artificiale è arrivato? La copertina di dicembre di Barron’s assomiglia tanto a qualcosa che potrebbe essere utile a tutti coloro che prediligono quelle strategie definite contrarian, ovvero che investono all’opposto di ciò che predica la massa di analisti, media specializzati e guru dell’ultima ora.
Uno dei più celebri periodici specializzati in ambito finanziario, Barron’s, non si è fatto sfuggire l’occasione di richiamare la corsa all’oro citando il settore dell’intelligenza artificiale come futuro depositario di una crescita di utili e fatturati delle aziende impegnate nella nuova frontiera tecnologica che tanto bene ha fatto all’indice Nasdaq nel 2023.
Da Nvidia a scendere sono diverse le società che hanno tratto grande beneficio dall’investimento in chip e tecnologie collegate all’AI. Ma anche i multipli di mercato di queste società si sono gonfiati rendendo le aspettative di rendimento future decisamente più modeste e soprattutto legate a crescite di fatturati a doppia cifra.
Ovviamente anche tutto il settore dell’investimento passivo si è popolato negli ultimi tempi di ETF che mettono le paroline “intelligenza artificiale” nella loro descrizione. Questo non significa che tutti questi ETF investono alla stessa maniera, ma indubbiamente dei benefici in termini di masse amministrate acquisite ci sono stati.
Ma come stanno chiudendo il 2023 questi ETF tematici? Sono quattro gli ETF quotati a Milano, tutti con masse superiori ai 500 milioni di dollari, tranne l’ultimo nato di Global X. La volatilità nelle performance è notevole. Prendendo ad esempio i rendimenti a 3 anni (al 17 dicembre 2023), Xtrackers Artificial Intelligence domina con un +54% che fa impallidire il +20% di WisdomTree Artificial Intelligence e L&G Artificial Intelligence. Xtrackers si conferma leader anche per quello che riguarda la volatilità, inferiore (18%) rispetto al 22% degli altri due ETF.
I motivi di questa differenza li ho già esplicitati in precedenti articoli che mettevano a confronto questi ETF tematici. Più mirato sulle big cap tecnologiche Xtrackers ETF (Meta, Alphabet, Microsoft, Nvidia sono le prime in ordine di peso), decisamente più specializzate e ricche di mid e small cap gli ETF di L&G e WisdowmTree con un’apertura geografica superiore e più globale.
Sotto questa prospettiva, pur con performance minori e volatilità maggiore, chi vuole cavalcare il tema credo debba indirizzare le sue maggiori attenzioni verso questi due ETF più specializzati sul tema AI.
Rimane comunque sul tavolo un discorso non irrilevante di eccessiva attenzione mediatica verso l’intelligenza artificiale. Un qualcosa che indubbiamente nel breve periodo porta denaro fresco verso il settore, aumentando però le valutazioni dei titoli e di conseguenza riducendo i rendimenti attesi.
L’ETF di Global X, che possiamo considerare come una via di mezzo tra i tre ETF visti poco fa, nell’ultima scheda mensile esprimeva rapporti prezzo utile di 28 con rapporto prezzo valore di libro che sfiorava 5. Numeri che fanno capire che il settore non è in bolla, ma nemmeno particolarmente conveniente pur con la scusante che, come tutti i settori in forte crescita, sconta multipli più elevati della media. L’anno prossimo di questi anni capiremo se la copertina di Barron’s è stata triste profeta.