Fallen Angels e Junk Bond sono parole che hanno in comune la vicinanza al mondo delle obbligazioni ad alto rendimento. I primi, i Fallen Angels, comprendono emittenti nobili decaduti negli inferi del rating spazzatura. I secondi raggruppano al loro interno tutti gli emittenti, compresi i Fallen Angels, indipendentemente dal colore del sangue reale o meno.
Ma quanto hanno reso storicamente le obbligazioni high yield negli ultimi 10 anni in versione total return e con il dato aggiustato per inevitabili default societari? I dati disponibili per il solo comparto americano di queste obbligazioni ci fornisce la risposta.
Quanto hanno reso le obbligazioni high yield negli ultimi 10 anni?
Dal 2013 al 2023 le obbligazioni con rating tripla B ("BBB"), quindi ancora investment grade ma ai margini della discesa a grado junk, hanno offerto in termini annualizzati un rendimento del 3% lordo. Passando alla doppia B di rating ("BB") il rendimento annuo sale di ben 170 punti base all’anno al 4,7%. Un bel divario che ripaga dal rischio. Infine, per quello che riguarda il rating singola B ("B"), il rischio e i default più probabili pesano sul rendimento decennale che su base annua scende sotto al 4%, per la precisione al 3,95%.
Curiosa questa scaletta di rendimenti che non conferma la classica regola che il rendimento ripaga per il rischio corso. Vero, ma non per i junk bond. E qui torniamo al confronto tra Fallen Angels e classici ETF high yield, due comparti acquistabili anche da un comune investitore tramite ETF.
I Fallen Angels, ad esempio iShares Fallen Angels High Yield, da scheda mensile hanno un contenuto esclusivo di doppia B (84%) e qualche marginale presenza di "BBB" e "B" (13%). All’inizio di ottobre questo portava un rendimento medio a scadenza al lordo di costi ed eventuali insolvenze del 7,9%.
Andando invece sull’ETF cugino iShares Global High Yield Bond scopriamo che la qualità del credito ovviamente peggiora con "BB" al 68%, singola "B" al 25% e un 5% di "CCC". Il rendimento a scadenza sale per una componente di rischio più alta. Sale, ma meno di quello che sarebbe lecito attendersi, visto che viene certificato un 8,1% di rendimento annuo al lordo di tutte le componenti. La volatilità annua si attesta al 10% contro il 9% dei Fallen Angels.
Confrontando i due ETF sembra essere confermata l’opportunità di preferire sempre gli “angeli caduti” se si vuole investire in comparti obbligazionari particolarmente volatili e rischiosi come i junk bond.
A 5 anni di analisi temporale, l’ETF che chi ha investito in Fallen Angels ha portato a casa il 30% di performance contro il 15% del tradizionale High Yield.
I risultati storici sembrano andare in una direzione ben precisa. Quando si entra nel territorio delle obbligazioni spazzatura meglio stare più conservativi, acquistando quelle con rating più vicino all’investment grade piuttosto che imbarcare volatilità e rischio con emittenti percepiti dal mercato come più rischiosi. Nominalmente offrono di più, ma depurati del rischio ripagheranno meno.