Esiste un ETF che investe in un settore teoricamente “old” ma che si sta rendendo protagonista di performance molto interessanti nell’ultimo anno grazie alle innovazioni tecnologiche che ne stanno accompagnando lo sviluppo. Sto parlando del settore delle reti elettriche che per rendersi più attraente verso gli investitori ha assunto il nome di "Smart Grid".
Le parole Smart Grid significano un insieme di reti di informazioni e di reti di distribuzione dell'energia elettrica. Una rete detta intelligente che ottimizza la distribuzione dell'energia elettrica, decentralizza le centrali di produzione dell'energia efficientando e minimizzando i disagi legati a sovraccarichi e variazioni della tensione elettrica.
Come vedremo tra poco l’unico ETF che investe su questo tema altro non è che un fondo settoriale con qualche particolarità.
ETF Smart Grid: caratteristiche e performance
Lanciato nel 2022 l’ETF First Trust Nasdaq Clean Edge Smart Grid Infrastructure ha già raccolto 200 milioni di euro di masse e dal lancio realizza un rialzo che sfiora il 40%.
Come indicato dalla stessa First Trust nella scheda prodotto l’Indice è ideato per tracciare la performance di azioni del settore della rete elettrica e delle infrastrutture per l’energia elettrica. L’Indice comprende società che sono principalmente impegnate e coinvolte nella rete elettrica, nella produzione e sviluppo di contatori e dispositivi elettrici, nelle reti infrastrutturali, nello stoccaggio e nella gestione di energia e in software di supporto utilizzati dal settore infrastrutturale della rete intelligente.
Requisiti minimi di capitalizzazione e flottante sono richiesti da Clean Edgde per permettere alle società di rientrare in un paniere di titoli che a oggi è composto da 99 società con le prime 10 che occupano il 56% del totale.
L’esposizione geografica è globale con Stati Uniti al 28%, Irlanda al 20%, UK e Francia al 10% che rappresentano le principali aree di investimento. Le utility nominalmente rappresentano il 20% del portafoglio anche se in realtà in quel 55% di industriali e 20% di tecnologia troviamo molte aziende che potremmo definire degli ibridi.
Eaton Corp, Nat Grid. Schneider Electric, ABB sono alcune delle società che storicamente hanno legami forti con l’elettricità e l’universo delle reti elettriche che in questi tempi stanno assumendo sempre maggiore importanza vista l’ampia diffusione di tecnologie legate alla elettrificazione, al risparmio energetico, alle ricariche e alle energie rinnovabili in genere.
Le valutazioni del paniere di titoli che compongono l’ETF non sono elevate, siamo attorno a 20 come rapporto prezzo utili e 3 per quello che riguarda il rapporto prezzo valore di libro.
Nel confronto con altri settori la giovane età dell’ETF non permette di andare molto avanti nel tempo. Da inizio 2024 l’ETF di First Trust tiene il passo del settore World Tech staccando di circa 7 punti percentuali il settore globale delle utilities e di ben 25 punti quello delle energie pulite.
Se il futuro si chiama elettrificazione questo ETF sembra essere uno strumento da annotarsi e studiare meglio.