Quando si parla di obbligazioni speculative il pensiero va immediatamente ai bond high yield. Le etichette che vengono attribuite alle obbligazioni ad alto rendimento sono tante. Da “non investment grade” a “junk bond” o obbligazioni spazzatura. Nomi non propriamente qualificanti per emissioni obbligazionarie private di società finanziarie e non.
La distinzione tra obbligazioni investment grade e non investment grade la fa il voto che le agenzie di rating attribuiscono ad ogni società che si affaccia sul mercato del credito. Il rating è infatti un vero e proprio giudizio che le principali agenzie mondiali (Moody’s, S&P e Fitch) danno alle società che emettono obbligazioni. Sulla base di diversi parametri come indebitamento, redditività, competitività, ecc… le agenzie di rating stabiliscono quanto è affidabile l’emittente. Meno affidabile è, più è basso il rating, e quindi più sono alti i premi al rischio (ovvero i rendimenti) che devono essere offerti al mercato per convincerlo ad acquistare quell’obbligazione.
Quando il merito di credito scende sotto un certo livello di rating, tipicamente la tripla B, il debito della società viene qualificato come junk o high yield. Il sito di Borsa italiana nella sua sezione educational propone una interessante infografica con relativa tabella dei rating.
ETF Obbligazioni high yield: ampia offerta sul mercato italiano
Le obbligazioni high yield, oltre al rendimento offerto più elevato, rispetto alle obbligazioni investment grade hanno la caratteristiche di essere decisamente più volatili nei prezzi incorporando rischi di fallimento più alti. Gli ETF che investono nelle obbligazioni high yield quotate in Italia sono molti. Il sito JustEtf ne conta più di 50.
Almeno quattro di questi ETF hanno masse amministrate superiori al miliardo di euro con i due ETF di iShares, Euro High Yield e US High Yield, sopra i 3 milioni di euro.
Questa distinzione ci porta direttamente al primo livello di selezione che si può fare quando dobbiamo decidere su quale ETF investire.
Esistono infatti ETF che investono in emissioni obbligazionarie della zona Euro, degli Stati Uniti, oppure globali. Sono molto marginali ma esistono anche ETF che investono nelle obbligazioni high yield dei mercati emergenti.
Naturalmente anche in questo caso esiste la possibilità, relativamente alle obbligazioni americane e globali, di utilizzare ETF con il rischio di cambio coperto (Eur hedged).
Cosa sono i Fallen Angels
Un ulteriore e più granulare livello di scelta esiste tra le generiche obbligazioni high yield e le emissioni dei cosiddetti Fallen Angels. Si definiscono “angeli caduti” quegli emittenti che hanno visto scendere il loro rating ad un livello speculativo dopo aver fatto parte del mondo investment grade. Solitamente gli ETF Fallen Angels sono caratterizzati da livelli medi di rating leggermente migliore degli ETF high yield classici, con volatilità e rendimenti potenziali minori. Ma anche minori rischi di default.
Pur essendo caratterizzati da livelli di duration strutturalmente basse rispetto ai tradizionali titoli di stato e corporate investment grade (un indice Euro High Yield ha una duration media di 3.5 anni contro i 5 di un indice Investment Grade), esistono ETF che permettono di investire in obbligazioni speculative con duration più breve. Solitamente qualificati con la parola “short”.
Se nel corso degli anni i costi degli ETF high yield sono scesi (ma rimangono mediamente doppi rispetto a quelli degli ETF investment grade), non bisogna dimenticare che esistono costi aggiuntivi e occulti per l’investitore. Tipicamente questi costi sono rappresentati dalla maggiore illiquidità dei bond che determina spread bid ask (differenza tra prezzo di acquisto e vendita) delle singole obbligazioni più ampi rispetto ad altre obbligazioni più sicure. A questo si aggiunge anche un rischio di fallimento dei singoli emittenti più elevato (altro costo occulto).
In conclusione possiamo comunque considerare gli ETF high yield come un tassello non prevalente, ma importante, di un portafoglio obbligazionario. Assieme alle obbligazioni emergenti. i bond high yield coprono il segmento più volatile e potenzialmente redditizio del reddito fisso. Valutando con attenzione pregi e difetti dello strumento, gli investitori hanno la possibilità di diversificare il proprio patrimonio sfruttando anche momenti di particolare stress dei mercati per aggiungere un pizzico di rendimento potenziale in più.