La fine del mese di ottobre porta delle interessanti novità da parte del gestore di ETF più importante del mondo, BlackRock. Con il marchio di ETF iShares, la società americana ha lanciato una serie di strumenti molto attesi tra gli investitori italiani, ovvero ETF a scadenza che investono su obbligazioni High Yield e obbligazioni cosiddette Crossover.
Se per gli ETF che investono in titoli Junk Bond, ovvero con rating non investment grade, che cosa contiene lo strumento è abbastanza semplice da immaginare e sarà oggetto di un approfondimento a parte. Per ciò che riguarda i bond Crossover può essere utile spiegare che cosa si intende con questa tipologia di obbligazioni.
ETF Obbligazionari Crossover: di cosa si tratta
Lo farò prendendo spunto dal documento informativo dell’ETF iShares iBonds dicembre 2029 € Corporate Crossover. Come spesso accade la descrizione è parlante circa il mestiere dell’ETF.
L’oggetto dell’investimento sono obbligazioni in euro proveniente da emittenti corporate con scadenze comprese tra il primo gennaio e il due dicembre 2029, data di scadenza dell’ETF quando verrà delistato con conseguente rimborso all’investitore del valore corrente della quota.
L’indice replicato dall’ETF è il Bloomberg MSCI December 2029 Maturity EUR Corporate Crossover ESG Screened Index che aggiunge un ulteriore dettaglio alla politica di gestione, ovvero la selezione di titoli con un certo rating ESG definito dal gestore.
Ma rimane da capire cosa significa Crossover. E la risposta arriva direttamente dal KID “L'Indice è composto da un sottogruppo di obbligazioni societarie di tipo investment grade e ad alto rendimento degli indici Bloomberg Euro Corporate Index e Bloomberg Euro High Yield Index che soddisfano i criteri ESG”.
Per garantirsi questo paniere di obbligazioni che mescolano emissioni investment grade con High Yield distribuendo cedola trimestrale, iShares chiede però una commissione decisamente elevata e pari allo 0,20% (e fin qui tutto ok) a cui si aggiungono addirittura lo 0,54% di costi di transazione stimati. Considerando che negli ultimi mesi di vita dell’ETF le obbligazioni in scadenza vengono parcheggiate in titoli di stato monetari, al cash drag conosciuto per questo tipo di ETF si aggiunge una onerosità non indifferente.
Costi di transazione eccessivamente elevati
Questo numero mi ha stupito in negativo per diversi motivi. Primo, non si capisce bene quali sono i costi di transazione che ogni anno l’emittente deve sostenere se i titoli sono detenuti dopo l’acquisto fino a scadenza. Secondo, il confronto con i classici ETF iBonds Euro Corporate è impari visto che in questo caso le spese per transazione sono misurate in appena 3 punti base l’anno post commissione di gestione dello 0,12%.
Che i costi dell’ETF Crossover appaiono ancora più ingiustificati lo si comprende anche andando a scoprire il factsheet dell’altro nuovo ETF di iShares che, ad esempio, nella versione emissioni in dollari con scadenza 2029, presenta costi di transazione di 0,1% per anno. Accettabili.
Al momento non abbiamo contezza della composizione per rating del portafoglio e nemmeno del rendimento a scadenza essendo l’ETF fresco di lancio, ma se questo ETF è certamente interessante nell’idea i costi sembrano decisamente esagerati per un portafoglio buy and hold. Diciamo che il prodotto è rivedibile.