Inutile negarlo. L’intelligenza artificiale e le tecnologie collegate al tema delle energie pulite hanno accompagnato i sogni di molti investitori negli ultimi anni. La speranza, neanche tanto segreta, era quella di catturare il tema secolare e godersi i frutti promessi da nuove tecnologie che avrebbero cambiato il mondo.
L’intelligenza artificiale con i vari ChatGpt, Gemini, DeepSeek ha solleticato le aspettative di chi ricercava qualcosa di più eccitante rispetto ad un banale azionario globale.
Al tempo stesso il cambiamento climatico, Greta Thunberg, la dipendenza dalle fonti fossili, avevano steso un tappeto rosso davanti a tutto ciò che ruotava attorno alle clean energies, prospettando anche in questo caso meravigliosi rendimenti nel lungo periodo.
Intelligenza Artificiale ed Energie pulite: come è andata
Dopo 3 anni, tutti questi sogni si devono accontentare di una manciata di mosche e in alcuni casi, come per le azioni attive nel settore delle energie pulite, addirittura di perdite copiose.
Se prendiamo come metro di paragone l’azionario mondiale, l’ultimo triennio ha fatto segnare un rotondo +23% per chi avesse scelto la strategia più semplice. L’intelligenza artificiale, in questo confronto rappresentata dall’ETF WisdomTree Artificial Intellingence, è praticamente flat. La tecnologia delle energie pulite rappresentate da First Trust Nasdaq Clean Green Energy è in rosso di un incredibile (quanto devastante) 50%.
Qualcuno immagino difenderà a spada tratta il tematico sull’intelligenza artificiale visto che a distanza di 5 anni porta a casa l'80%. Vero, peccato che anche l’azionario mondiale ha raccolto la stessa performance (85%) e soprattutto quello che andrebbe sempre osservato è il dato di volatilità che rende il rendimento dell’AI aggiustato per il rischio ben peggiore.
La volatilità annua per l’azionario mondiale è nell’ordine del 16%, quella dell’ETF sull’AI praticamente doppia. Ancora più incredibile, a conferma del disastroso investimento che ha rappresentato, la volatilità dell’ETF sulle energie pulite addirittura superiore al 30%.
In realtà di ETF che investono nell’intelligenza artificiale ne esistono diversi con strategie non sovrapponibili. Osservandone un altro di questa serie tematica (L&G Artificial Intelligence) ci accorgiamo che la performance a 3 anni è nettamente migliore di WisdomTree con numeri positivi del 30%. Ma a 5 anni poco cambia, l’AI ha portato a casa lo stesso risultato dell’azionario globale ma con una volatilità doppia.
Ripetendo lo stesso esercizio per le energie pulite e aggiungendo l’ETF storico di iShares Clean Energy, a distanza di 3 anni poco cambia con un profondo rosso che a 5 anni rende meno amara la pillola con un ritorno positivo di un comunque modesto 10%.
La conclusione è che ancora una volta i tematici fanno vivere fasi di grande euforia ai propri investitori attratti da fenomeni di moda, ma il seguito è spesso caratterizzato da un ritorno verso la media (che poi sarebbe il mercato azionario globale) non creando i presupposti per ottenere risultati migliori quando aggiustati per il rischio corso. Anzi spesso gli esiti si dimostrano addirittura molto peggiori confermando la natura di rischi tematici che non ricompensano con rendimenti maggiori gli investitori.