Il fattore qualità è stato trainante nell’andamento delle Borse mondiali degli ultimi anni e anche in Europa scopriamo un interessante ETF che raggruppa un drappello di società del Vecchio Continente in grando di sintetizzare, con un solo ETF, alcuni degli elementi che qualificano certe società come growth.
In Europa è quotato un ETF di lunga data (è nato nel 2005) che di nome fa iShares EURO STOXX Total Market Growth Large e che replica i titoli azionari a forte crescita ed ad elevata capitalizzazione dell'Eurozona in base a sei fattori: rapporto prezzo utili (P/E) previsto, crescita dei profitti prevista, rapporto P/E trailing ovvero dell’ultimo periodo, crescita dei profitti trailing, rapporto prezzo/valore contabile (P/B) e rendimento da dividendi.
Questo mix di indicatori è sintetizzato da una quarantina di azioni che iShares inserisce in questo ETF a replica fisica e a distribuzione dei dividendi. Dal lancio nel 2005 il rendimento annuo dell’ETF è stato superiore al 7%, diventato 12,3% negli ultimi 5 anni.
ETF iShares EURO STOXX Total Market Growth in dettaglio
Ovviamente il settore della tecnologia in un settore growth non può che trovare il maggior spazio. E infatti il peso settoriale è del 30%, seguito da industriali (23%) e consumi discrezionali (20%). A livello di paesi dominio delle società francesi che occupano il 42% del paniere seguite da Germania (25%) e Paesi Bassi (22%) ben rappresentate da quella Asml che occupa da sola il 15% del fondo. I primi 10 titoli coprono i due terzi dell’ETF con Lvmh, Sap, Siemens e L’Oreal tra i titoli che seguono con pesi compresi tra il 5% e il 9%.
Nel confronto con il classico indice europeo generalista, ovvero l’Eurostoxx50 replicato da un altro ETF di lunga data di iShares, possiamo apprezzare il grandissimo vantaggio accumulato dal settore growth grazie proprio all’overweight di certi settori. Dal 2005 il +241% del Growth fa impallidire il +167% dell’indice più generico (dati a fine maggio), con una forte accelerazione soprattutto dal 2012 in avanti confermando che l’ultimo è stato un decennio decisamente favorevole alle azioni ad alta crescita.
Osservando la composizione settoriale dell’Euro Stoxx 50 (dove, comunque, i primi tre titoli coincidono con quelli dell’ETF Growth - Asml, L’Oreale e SAP), la tecnologia scende ad un peso del 18% pareggiata dai finanziari e superata dai consumi discrezionali con il 21%.
Un ETF europeo magari numericamente concentrato, ma che negli ultimi anni da garantito ritorni importanti ai suoi investitori. Naturalmente quelle valutazioni di rapporto tra prezzo e utile che sfiorano quota 30 e un prezzo valore di libro prossimo a 5 possono rappresentare un fardello per rendimenti attesi futuri che, comunque, potranno contare su un notevole vantaggio accumulato nel tempo. Ma intanto chi ha creduto quasi 20 anni fa in questo ETF si gode un bel 7% di rendimento annuo.