Il settore dei beni di consumo personali, è rappresentato in borsa da società le cui marche commercializzano i prodotti che regolarmente compriamo presso supermercati, store online o outlet. Tutte grandi multinazionali.
Teoricamente il settore chiamato “Personal & Household Goods” dovrebbe essere uno di quelli a più alta capacità di resilienza verso l’inflazione. Questo perché le imprese hanno la capacità di attivarsi velocemente per ritoccare i listini, facendo così cadere l’onere dei maggiori costi di produzione sui consumatori.
Questo settore è facilmente replicabile in Europa con tre ETF (iShares, Lyxor e Invesco) dalle masse amministrate modeste a causa dello scarso appeal tematico che questo comparto offre agli occhi degli investitori. Eppure la solidità dei bilanci delle azione che compongono questi ETF è notevole. LVMH Louis Vitton, Unilever, L’Oreal, Britisch American Tobacco, Adidas, sono alcune delle società operative nel settore casa e persona che compongono gli ETF di categoria.
Investire sui grandi marchi europei con gli ETF
Quello di Lyxor è l’ETF maggioramente capitalizzato di cui riporto anche un grafico. Un primo difetto che mi sento di annotare è quello legato alla scarsa diversificazione. I primi 10 prestigiosi nomi rappresentano infatti l’85% del paniere, con LVMH che pesa per il 23% e Unilever per il 13%.
Anche geograficamente si nota una certa polarizzazione con Francia al 46% e UK al 32%. Insignificante purtroppo l’Italia con meno del 2%. Si spacca in due invece la ripartizione intrasettoriale, con beni voluttuari e di prima necessità che si prendono la metà del portafoglio. L’indice replicato è lo Stoxx600 Europe 600 Personal & Households, un indice che ad oggi vanta multipli non così cheap; siamo attorno a 19 di rapporto prezzo utili e oltre 3 di rapporto prezzo valore di libro, sicuramente non valori a eccessivo sconto nonostante le recenti correzioni.
Andando al grafico di questo ETF che si potrebbe definire dei “grandi marchi”, indubbiamente si sta notando una picchiata correttiva dei prezzi piuttosto importante che ha addirittura violato la up trend line che guida dal 2020 il rialzo. Qualche punto percentuale ulteriore di limatura nei prezzi potrebbe essere una buona opportunità di ingresso per veder tornare in auge questo settore visto che si incontreranno i solidi supporti dei minimi del 2022.
Settore che nel confronto relativo con quello generalista Stoxx 600 Europe negli ultimi 5 anni ha raccolto una performance pressoché identica (+38% al 23 ottobre 2023) con una volatilità leggermente superiore.
Settore, quello dei beni di consumo personali e per la casa, che rappresenta però anche un ideale mix anti inflazione per chi vuole presidiare il settore del lusso così come quello del largo consumo europeo senza acquistare singole azioni in borsa.
La concentrazione anche geografica potrebbe però essere un fattore limitante per un ETF da sempre fuori dai radar del marketing finanziario ma dalle solida fondamenta.