Il percorso rialzista dei titoli bancari americani è stato disturbato nelle ultime settimane dalle vicende di alcune banche regionali.
Zions Bancorporation e Western Alliance, ad esempio, hanno annunciato problemi sullo stock dei crediti, riaccendendo i timori di una crisi più ampia nel settore già oggetto delle attenzioni dei mercati (e della FED) qualche anno fa quando si arrivò, soprattutto in California, ad una crisi molto seria con il collasso di Silicon Valley Bank.
Una situazione che è esplosa dopo la bancarotta di due società legate al settore auto, First Brands e Tricolor Holdings e che potrebbe avere ricadute serie sulle banche di medie e piccole dimensioni americane che hanno concesso prestiti forse un po' troppo allegri, in alcuni casi con rischi di frode.
ETF finanziari USA: composizione e performance
La Fed segue ovviamente con attenzione la vicenda e i finanziari quotati in Borsa hanno subìto una battuta d’arresto in un 2025 sicuramente positivo ma che per gli investitori europei che hanno investito con ETF si sta rivelando piatto, se non addirittura leggermente negativo.
SPDR S&P U.S. Financials Select Sector è un ETF che investe soprattutto in large cap del settore finanziario. Dai colossi bancari come JP Morgan, Goldman Sachs, Bank of America e Wells Fargo, alle multinazionali delle carte di credito come Visa e Mastercard, fino ai nomi più celebri del mondo finanziario come la Berkshire Hathaway di Warren Buffett.
Questo mix di società ha creato i presupposti negli ultimi 3 anni per guadagnare via ETF oltre il 40%, diventato +127% negli ultimi 5 anni, quindi dall’era pandemica a oggi.
L’ETF si compone di 75 società tutte americane e ben distribuite tra servizi finanziari, mercati dei capitali e banche che occupano circa un quarto del portafoglio. Il resto è ripartito tra assicurativi e servizi finanziari al consumo. Le valutazioni non sono eccessivamente tirate con un rapporto prezzo utili sotto a 20 e un prezzo valore di libro di 2,5. Sempre molto basso il dividend yield, ormai inferiore al 1,5%.
SPDR S&P U.S. Financials Select Sector: il grafico
Ma veniamo al grafico dell’ETF di SPDR. La correzione delle ultime settimane riporta i prezzi sui primi supporti, al di sotto dei quali l’asse delle quotazioni si sposterebbe verso la zona di supporto che sostiene le quotazioni dal 2023 inglobando anche il flash crash di aprile. Non mi sentirei quindi di escludere nelle prossime settimane una ulteriore limatura del 5% massimo 10% qualora dovessero arrivare nuove tensioni sul settore.

Ovviamente la politica monetaria della Fed potrebbe influenzare l’andamento grafico, soprattutto se le decisioni di Powell porteranno ad un appiattimento della curva dei rendimenti, mossa che renderebbe meno redditizio per l’attività bancaria il prestare denaro a consumatori e imprese. Un settore, comunque, non ancora da abbandonare. Certamente da monitorare come barometro dello stato di salute del mercato.