Il lancio di un nuovo ETF di iShares dedicato ai “Fallen Angels” in versione "eur hedged" mi permette di fare il punto su un comparto che ho sempre considerato più interessante rispetto al tradizionale universo "High Yield".
Prima di tutto definiamo bene cosa si intende per Fallen Angels. I Fallen Angels bond sono obbligazioni che al momento dell’emissione avevano un rating investment grade, ma che sono state successivamente declassate allo status di obbligazioni junk (o High Yield) dalle agenzie di rating. Le cause di questa perdita di merito di credito sono prevalentemente imputabili a un un peggioramento della condizione finanziaria dell'emittente che aumenta di conseguenza il rischio credito o default dell’emittente.
Ovviamente gli effetti su questo tipo di obbligazioni non sono solo formali, ma anche concreti sulle valutazioni e spesso scontati in anticipo dal mercato. Cali di prezzo e aumento dei rendimenti sono i primi effetti visibili che spostano le valutazioni verso quello che secondo il mercato dovrebbe essere il range di prezzo associabile al rating effettivo di quella specifica obbligazione.
Solitamente le società Fallen Angels appartengono a un universo di marchi più celebri rispetto alle classiche High Yield, spesso con dimensioni di impresa e management importanti. Questo rende le emissioni High Yield interessanti proprio perché sono consistenti le prospettive di un recupero del grado di investment grade da parte di queste società in tempi non lunghi. Quindi recuperi di prezzo e la possibilità di rendimenti molto appetibili con rischi di fallimento solitamente più bassi della media.
Fallen Angels vs High Yield: performance a confronto
Il mercato degli ETF offre da tempo agli investitori la possibilità di investire nell’universo High Yield in senso ampio, oppure limitarsi ai soli fallen angels come nel caso della proposta recente di iShares.
Facciamo quindi un confronto tra le due tipologie di investimento per comprendere come si sono comportati questi bond.
iShares Fallen Angels High Yield Corporate Bond e iShares Global High Yield Corporate Bond sono i due strumenti che metterò a confronto in questa particolare sfida che parte dal 2016 data di partenza dell’ETF che investe in Fallen Angels.
E da quella data il risultato conferma quello che già avevo scoperto negli anni passati: i Fallen Angels offrono rendimenti superiori.
Dal 2016 è stato infatti del 69% l’incremento di valore dell’ETF che investe sugli angeli caduti, mentre il tradizionale High Yield globale, che pur include anche questi emittenti, è cresciuto del 49%. Su base annua fa 5,7% composto contro 4,4%, il tutto con una volatilità simile.
Considerando che i due ETF hanno costi identici (0,5% annuo) il risultato è interessante anche perché a 5, 3 e 1 anno gli angeli caduti vincono la sfida.
Esposizione globale con un peso degli Stati Uniti attorno al 50%, la grande differenza (e quindi anche la di probabilità di default) è spiegata soprattutto dal rating medio. Il 65% dell’ETF Global High Yield è infatti BB contro l’89% dei Fallen Angels. Per il Global High Yield tutto il resto ha una qualità inferiore alla singola B, residuale per i Fallen Angels.
Ma attenzione. Nonostante una qualità del credito peggiore il rendimento a scadenza offerto oggi dal Global High Yield è lo stesso dei Fallen Angels, ovvero 5,5%. Quindi rischi maggiori ma remunerazione identica, almeno in partenza.
E la storia conferma. Meglio avere in portafoglio gli angeli caduti che non i tradizionali High Yield bond presi tutti assieme.