Sbarca sulle piazze europee il primo ETF in versione "equal weighted" che replica l’indice Msci Europe. Invesco è l’emittente che, con un timing eccellente vista la netta overperformance delle Borse europee rispetto a quelle americane in questo inizio di 2025, ha deciso di quotare uno strumento che non ha grandi competitor sul mercato.
Gli unici due ETF equal weighted sulle Borse europee quotati sono quelli di Ossiam e VanEck, entrambi però con un vestito “sostenibile” e replicanti di due indici differenti, il primo lo Stoxx 600 il secondo l’indice Solactive.
Quindi una vera e propria novità quella proposta da Invesco che cerca di offrire, come già accade per gli indici americani, una proposta non "cap weighted", ma "equal weighted". Quindi ogni società ha semplicemente il medesimo peso all’interno dell’ETF non dipendente dalla sua capitalizzazione di mercato. Stesse società ma pesi differenti.
ETF "Equal weighted" vs "Cap weighted": quali le differenze tra i due indici?
La tradizionale versione "cap weighted" ha un’esposizione geografica che vede la Gran Bretagna al 22%, seguita da Francia (17%), Svizzera (15%) e Germania (15%). A livello settoriale finanziari in testa (21%), seguiti da industriali (17%) e farmaceutici (15%).
Se andiamo a vedere la versione "cap weighted", a livello geografico rimane in cima la Gran Bretagna (19%), seguito da Francia (14%), Germania (13%), Svizzera (10%) e soprattutto Svezia (10%) poco pesata invece nella versione "cap weighted".
Settorialmente i finanziari vengono confermati al primo posto assieme agli industriali (rispettivamente il peso dei due settori è 22% e 20%) e, a distanza, consumi discrezionali ed health care entrambi con il 10%.
Le performance degli ultimi 10 anni hanno visto vincente l’indice Msci Europe cap weighted con un rendimento annuo composto del 5,7%, mentre la versione equal weighted ha ottenuto un rendimento composto annuo inferiore e pari al 5%. In realtà se andiamo indietro al 1998 le performance annue dei due indici sono praticamente identiche del 7,1%. Identiche anche le valutazioni con le metriche di rapporto prezzo utile attorno a quota 16.
Un’ultima nota sul peso percentuale delle prime 10 società presenti nei due indici.
Nel caso del "cap weighted" le top ten cubano circa il 21% del totale con le prime sette azioni che pesano circa il 15%, mentre la versione "equal" per ovvi motivi copre solo il 3%. Se vogliamo qui troviamo forse la maggior differenza con gli stessi indici ma in versione americana. Le sette sorelle, infatti, pesano infatti per il 25% con una tecnologia dominante al 30%.
In chiusura possiamo dire che questa interessante novità proposta da Invesco offre sì un’alternativa all’indice tradizionale cap weighted, ma obiettivamente non così impattante come quella che si vede nelle stesse versioni sponda USA.
Ma siccome il tema cap vs equal è sempre al centro dell’attenzione degli investitori, anche sul campo europeo la partita può essere adesso giocata.