ETF a distribuzione ed ETF ad accumulazione hanno una caratteristica peculiare che li contraddistingue: i primi distribuiscono periodicamente dei dividendi, i secondi reinvestono ogni flusso in ingresso dalle varie società che compongono il paniere. Finanziariamente e fiscalmente più efficiente, l’ETF ad accumulazione (almeno in Italia) è più adatto ad effettuare ribilanciamenti senza vendere pezzi di investimento. L’ETF a distribuzione spesso viene invece utilizzato da chi cerca rendite monetarie costanti senza obbligo di smontare pezzi di investimento.
ETF distribuzione vs accumulazione: alcuni esempi pratici
Una delle convinzioni che vanno per la maggiore tra gli investitori è che gli ETF ad accumulazione hanno dei rendimenti superiori a quelli a distribuzione. Il discorso non vale per il singolo investitore, che ovviamente se non reinveste i dividendi non sfrutta il vantaggio della capitalizzazione composta degli interessi oltretutto con il vantaggio di dilazionare il pagamento delle imposte, ma sicuramente per la società di gestione che non rileverà alcuna differenza tra i risultati dei due prodotti.
Il motivo di questa evidenza è molto semplice. Gli ISIN dei due ETF sono diversi ma la politica di gestione, il gestore e il portafoglio sono gli stessi. Vediamo un esempio concreto.
Il celebre Vanguard FTSE All World è quotato a Milano sia nella versione accumulazione che distribuzione, ovviamente con due ticker diversi, VWCE e VWRL. Osservando la performance a 3 anni abbiamo la conferma della perfetta identità dell’andamento dei due fondi. Lo stesso risultato si potrebbe dedurre entrando nelle singole schede mensili presenti sul sito della casa prodotto e prendendo una performance uniforme per il confronto.
Prima dell’applicazione della copertura dal rischio cambio, anche gli ETF eur hedged hanno esattamente la stessa performance. Il gestore gestisce un unico portafoglio ma solo ad una parte di esso vengono attivate delle coperture sul cambio che a valle cambieranno il rendimento finale dell’investimento. Ma il fondo madre andrà avanti nello stesso modo con gli stessi risultati finali.
Altro esempio, questa volta obbligazionario. iShares Euro Corporate Bond fa parte della corazzata BlackRock con masse importanti. Questo ETF è presente in versione distribuzione ma anche accumulazione, il che non sempre è così scontato per un ETF obbligazionario. Ancora una volta, confrontando schede mensili o performance notiamo la quasi perfetta sovrapposizione tra i due ETF. Il quasi è riferito al database tedesco di ETF dove si nota, ad esempio a 3 anni, una piccola sbavatura di performance favorevole al prodotto a distribuzione. Il motivo è probabilmente da ricercare nella chiusura del giorno di analisi che ha reso differenti i rendimenti finali.
La conclusione di questo articolo è che risulta impossibile la generazione di differenze di performance nel lungo periodo tra lo stesso ETF in versione accumulazione e distribuzione. Derivando dal medesimo contenitore l’andamento dei sottostanti sarà identico rendendo indifferente la scelta all’investitore. Che a quel punto dovrà fare i conti con pregi e difetti della politica di distribuzione, ma non del prodotto.