Uscendo dall’ordinario recinto delle azioni a grande capitalizzazione che replicano indici primari come gli azionari S&P 500, Stoxx 600, Msci World oppure Bloomberg Global Aggregate Bond per la componente obbligazionaria, due asset class che vengono spesso portata ad esempio come diversificanti e soprattutto generatrici di “income” sono le azioni ad alto dividendo e le obbligazioni high yield con merito di credito inferiore all’investment grade.
Ho quindi deciso di fare un confronto un po' particolare tra ETF che investono in azioni globali ad alto dividendo e ETF che investono in obbligazioni high yield per capire cosa hanno prodotto nel tempo in termini di rivalutazione di prezzo e reddito erogato ogni anno all’investitore.
ETF: confronto tra azioni ad alto dividendo vs obbligazioni high yield,
Il match verrà disputato tra iShares Global High Yield Corporate e Vanguard All World High Dividend. La partenza è fissata a maggio 2013 quando entrambi gli ETF erano disponibili sul mercato.
Dalla partenza non c’è mai stata storia. Investire in azioni ad alto dividendo ha fruttato il 130% (al 20 luglio 2024) contro il 65% degli high yield bond. Ma in questi casi, trattandosi di due asset class diverse, bisogna confrontare il rendimento aggiustato per il rischio.
E così scopriamo che il rendimento annuo di un paniere di obbligazioni “junk” dal 2013 è stato del 4,5% con volatilità del 8% contro un 7,7% di rendimento annuo per le azioni ad alto dividendo con volatilità del 13,6%. In questo caso vediamo un appiattimento tra i due su livelli simili per quello che riguarda la performance per unità di rischio corso.
Nel 2020, epoca del Covid, l’ETF ad altro dividendo era sotto rispetto all’high yield globale con una performance complessiva dal 2013 del 15% contro il 23% dei bond che ovviamente hanno tenuto di più durante quei drammatici periodi per le Borse.
A oggi il rendimento medio da dividendo degli ultimi 5 anni è stato del 3,3% lordo per l’ETF ad alto dividendo, mentre per l’ETF che investe in bond high yield siamo a 4,5%. Ovviamente un “income” più elevato rispetto ai dividendi offerti dagli azionari che però non compensa nel tempo la maggior crescita delle quotazioni nel tempo offerta dalle stocks.
Due strategie alternative che offrono differenti gratificazioni all’investitore. Maggiore reddito da dividendo le obbligazioni con rischi più contenuti, ma potenziale di crescita del prezzo delle obbligazioni stesse limitato solo all’evoluzione negativa dei tassi di mercato. Minore reddito periodico, ma decisamente una maggiore capacità di rivalutazione dei prezzi nel tempo (al costo di una maggiore volatilità) per la strategia con azioni ad alto dividendo.
Entrambi gli ETF possono entrare in un portafoglio ampiamente diversificato come fonti di rendita, stando però molto attenti ai rischi insiti nei due tipi di investimento. Stile più orientato al value e quindi minore diversificazione per l’alto dividendo e rischio di credito su emittenti di scarsa qualità per l’obbligazionario high yield che potrebbe zavorrare i prezzi nei momenti di crisi finanziaria.