Come sa bene chi legge le mie analisi sul mondo ETF, catturare in anticipo lo strumento che farà il botto l’anno successivo ha una probabilità simile a quello del lancio di una moneta. Scegliete un qualsiasi ETF ad altissima volatilità e ci sarà il 50% di probabilità che l’anno seguente voli sulle ali di non si sa bene quali motivi; oppure crolli sotto i colpi di un denaro che defluisce sfiduciato.
Questo articolo è quindi meramente un prendere atto di quali sono stati 3 ETF che a sorpresa sono letteralmente esplosi negli ultimi 12 mesi, raddoppiando il proprio valore. L’anno prossimo potrebbero essere in coda alla classifica, così come essere ancora fenomeni. Nessuno lo sa.
La classifica dei 3 ETF da 2X
Ma andiamo a scoprire le performance e le caratteristiche di questi 3 ETF, molto diversi tra loro per geografie, temi e settori sottostanti.
Al primo posto con +105% di performance annua troviamo l'ETF Invesco ChiNext50 che, come dice la descrizione, investe nelle società cinesi del futuro, quindi innovative.
Segue al secondo posto l'ETF VanEck Space Innovators con +99% e che anche in questo caso ci dice molto bene quali azioni compongono il fondo: quelle legate all'economia dello spazio.
Al terzo posto a pari performance troviamo con un rotondo +95% l'ETF UBS Global Pure Gold Miners e quello Global X Silver Miners che fanno delle società attive nell’estrazione e lavorazione di oro e argento la loro missione principale.
Le caratteristiche di questi 3 ETF
Andiamo ora a vedere nel dettaglio i 3 ETF che hanno fatto boom negli ultimi 12 mesi. Iniziamo ovviamente dal best performer, l'Invesco ChiNext50. Quello della società di gestione americana è un ETF giovane, lanciato a giugno del 2024 e con masse amministrate molto modeste.
All’interno del fondo troviamo i 50 titoli cinesi più grandi e liquidi quotati sul mercato ChiNext, il segmento dell'innovazione della Borsa di Shenzhen. La tecnologia domina con il 40%, seguita dagli industriali con il 27%. Le prime 10 società presenti nell’ETF, comunque nomi semi sconosciuti ai non addetti ai lavori, rappresentano il 50% del paniere complessivo di azioni.
VanEck Space Innovators nasce nel 2022 e grazie anche al concomitante conflitto russo ucraino è riuscito a raccogliere masse amministrate per quasi 250 milioni di euro. ETF concentrato su appena 25 titoli e che replica l’indice MVIS Global Space Industry ESG contenente società attive nell'economia spaziale. Stati Uniti che coprono quasi la metà della distribuzione geografica con il settore telecom a rappresentare un terzo del fondo. Anche in questo caso nomi come Rocket Lab, AST Spacemobile e MDA Space, le prime tre società per peso risultano essere semisconosciute per gli investitori che comunque si assicurano con l’acquisto dello strumento il presidio di un settore indubbiamente futurista.
Al terzo posto di questa speciale classifica troviamo due ETF che investono in azioni attive nel settore dell’estrazione di oro (Ubs) e argento (Global X). Entrambi gli ETF hanno raccolto finora masse molto interessanti che superano i 500 milioni di euro per il Global X Silver Miners. Per quest’ultima il Canada è il paese più presente con quasi il 50% di peso, esattamente come per l’ETF di Ubs dove però al secondo posto troviamo l’Australia per un quarto del portafoglio, a differenza degli estrattori di argento locati prevalentemente anche in USA e Messico.
A parte l’ETF di Invesco che investe in Cina, certamente i volumi raccolti da questi prodotti è importante e scongiurano in caso di crollo post sbornia il possibile delisting da parte dell’emittente. Che siamo sicuri cavalcherà alla grande nelle sue politiche di marketing gli ultimi 12 mesi rampanti.