Come ogni fine anno è arrivato il momento di tirare qualche bilancio. A pochi giorni dal termine ufficiale delle contrattazioni 2024 possiamo già cominciare a mettere in fila quegli ETF geografici che hanno saputo cavalcare un’annata straordinaria e quei prodotti che invece ha perso un treno alquanto generoso.
Il punto di partenza è naturalmente il risultato dell’indice benchmark per eccellenza. L’indice All Country World che somma Paesi sviluppati ed emergenti. Per comodità e maggiore diffusione prenderemo come parametro di riferimento l’indice MSCI ACWI replicato da SPDR e che dall’inizio dell’anno ha raccolto, naturalmente in euro, una performance del 27%. Chi ha fatto meglio di questa già di per sé mirabolante performance?
Borse mondiali: quelle che hanno fatto meglio nel 2024
Gli Stati Uniti sono stati i vincitori indiscussi, ma anche se Singapore e Taiwan non sono lontani con performance superiori al 30%. Bene anche gli ETF che investono in Turchia che, grazie ad un recupero della divisa nazionale, hanno strappato una performance positiva di oltre il 30%.
Il primo mercato europeo nella lista dei migliori è la Spagna con un guadagno del 24%, ma in mezzo a un nutrito drappello di paesi emergenti che nonostante il dollaro forte hanno saputo riprendersi. Cina, India e Sud Africa hanno visto crescere di oltre il 20% il valore dei propri listini di borsa nel 2024.
Tra le maggiori delusioni indubbiamente la Francia. Schiacciata da una grave crisi politica la Borsa di Parigi sta chiudendo il 2024 praticamente invariata con il segmento del lusso in grave difficoltà anche a causa della stagnazione economica cinese.
Borse mondiali: quelle che hanno fatto peggio nel 2024
Se volgiamo lo sguardo dalla parte opposta, ovvero in quelli che sono state le Borse peggiori troviamo tre Paesi sotto i riflettori negli ultimi mesi.
La Corea del Sud recentemente protagonista di un incredibile tentativo di sovversione della democrazia da parte del Presidente in carica, è tra le Borse peggiori del mondo nel 2024 con un arretramento del 15% complice anche il ritracciamento nel settore dei semiconduttori.
Male anche il Messico, bersaglio di Trump e della politica promessa dei dazi in campagna elettorale. La Borsa messicana si avvia a chiudere il 2024 in arretramento del 20%. Come la Borsa brasiliana dove la politica di bilancio non rigorosa di Lula, il rialzo dei tassi della Banca centrale per frenare l’inflazione e la forte svalutazione del real hanno relegato il paese sudamericano all’ultimo posto tra gli ETF azionari geografici del 2024.
E negli ultimi 3 anni?
Se allargassimo lo sguardo a un bilancio a 3 anni, a sorpresa troveremmo la Turchia al top della classifica con +140% (tre volte la performance degli Stati Uniti), mentre in fondo troveremmo sempre la solita Corea del Sud (-25%) ma anche un altro paese emergente che ha chiuso il 2024 in negativo come il Vietnam (-40%).