Economicamente sembra essere il continente con i tassi di crescita più interessanti, ma in Borsa l’Asia non pare essere stata finora dispensatrice di grandi soddisfazioni. Ho raggruppato una serie di ETF regionali asiatici ed ho misurato le performance dall’anno in cui tutti gli strumenti più anziani sono presenti, ovvero il 2011.
Tenendo come punto di riferimento l’azionario mondiale, che nel periodo ha raccolto un rendimento annuo composto del 11,5%, vediamo quindi come si sono comportati i mercati borsistici di Cina, Giappone, Thailandia, Singapore, Corea del Sud, Malesia, Vietnam.
Borse Asia vs azionario mondiale: performance a confronto
Il più vicino al risultato dell’azionario globale è stato il Giappone che ha raccolto il 7,7% annuo. A poca distanza, ma comunque ampiamente distante dall’indice All Country, troviamo la borsa di Singapore con una performance annua del 6,2%.
A questo punto si apre però un vero e proprio solco con tutti gli altri mercati asiatici che fanno parte di quel blocco che un tempo era soprannominato delle tigri asiatiche.
Corea del Sud e Singapore hanno raccolto un rendimento annuo dal 2011 rispettivamente del 5,1% e 6,3%, mentre la Borsa cinese scende addirittura sotto al 3%. Sulla stessa linea anche le Borse di Malesia, Thailandia e Vietnam che galleggiano tra l'1% e il 2% di rendimento composto sempre in versione "total return", quindi reinvestendo i dividendi incassati.
Non sono stati anni esaltanti per borse che stavano nelle presentazioni di tutte le case di investimento ad inizio secolo perché considerate come le vere e proprie scommesse sulle quali puntare in vista di una crescita dirompente del continente asiatico.
Borse Asia: P/E decisamente interessanti
Se vogliamo trovare una nota positiva in questo scarso progresso dei mercati asiatici quella potrebbe essere legata alle valutazioni fondamentali. I rapporti tra prezzo e utile attesi sono particolarmente invitanti.
La Malesia ha un P/E di 13, la Thailandia di 14, la Corea del Sud di 8, il Vietnam di 17, la Cina di 11, il Giappone di 13 come Singapore.
Valutazioni che potrebbero quindi rappresentare il volano ideale per assistere ad una mean reversion verso area geografiche che hanno ottenuto numeri ben più consistenti. Basti pensare che la Borsa americana dal 2011 a oggi ha ottenuto un rendimento annuo composto del 15,3%.
Informazioni utili per chi vuole costruire asset allocation azionarie diversificate tenendo anche conto delle valutazioni. Se l’Asia finora ha deluso, non è detto che accada lo stesso nel prossimo decennio quando la domanda di beni e servizi di popolazioni più ricche potrebbe alimentare una crescita non solo economica, ma anche degli utili aziendali e quindi dei prezzi di Borsa.