Prosegue l’onda di ETF attivi che arrivano sul mercato e JP Morgan rimane una delle case più proattive sotto questo punto di vista, forte dell’esperienza pregressa dei suoi ETF attivi della linea Research Enhanced Index Equity Active già quotai da anni sui mercati e arricchiti in questi mesi di nuovi strumenti.
L’ultimo in ordine cronologico è l’ETF che investe attivamente sull’azionario indiano.
Come detto JP Morgan è già presente con altri comparti attivi che spaziano dal mercato globale a quello emergente, passando per quello americano, europeo e giapponese sempre con l’etichetta ESG indicata nel KID come fattore discriminante nella scelta delle azioni in cui investire. Adesso la casa di investimento americana ha deciso di espandere il suo attivismo anche sulla Borsa indiana.
ETF Borsa Indiana: caratteristiche
L’indice di riferimento è il MSCI India 10/40 Index, indice scelto per evitare i fenomeni di eccessiva concentrazione su specifiche società e settori. Obiettivamente però dal confronto con il tradizionale indice Msci India non emergono grandi differenze. Dal 2000 la versione 10/40 ha ottenuto nella versione indice in dollari un rendimento annuo composto del 11,2% contro il 10,8% dell’indice tradizionale.
Il KID ci dice poi che l’ETF investirà almeno il 67% del proprio patrimonio in titoli azionari emessi da società che hanno sede o svolgono la parte preponderante della propria attività economica in India. Inoltre, almeno il 51% del NAV del fondo deve essere investito in società che presentano caratteristiche ambientali e/o sociali positive e che applicano prassi di buona governance, misurate attraverso la metodologia di punteggio ESG proprietaria del Gestore degli Investimenti e/o da dati di terze parti.
Ovviamente il gestore non ha nessun obbligo di vincolarsi al benchmark se non quello di rispettare i limiti di concentrazione, i criteri ESG e di investire in large e mid cap indiane sovrappesando quelle a maggiore potenziale e sottopesando quelle ritenute meno convenienti. La classica gestione attiva.
Non abbiamo molte informazioni di portafogli per il neonato fondo che costerà all’investitore lo 0,4% annuo a cui aggiungere un corposo 0,27% annuo di spese di negoziazione. Osservando però il prezzo di altri ETF passivi che investono sull’indice Msci indiano il prezzo è competitivo fatta eccezione per l’ETF di Xtrackers che nella versione swap replica in modo sintetico l’indice Msci India con commissioni di gestione dello 0,19% annuo.
I primi quattro titoli nel portafoglio dell’ETF di JP Morgan mostrano una presenza concentrata ma comunque diversificata settorialmente di titoli. HDFC BANK pesa per quasi il 10% ed è attiva nel settore finanza come ICICI BANK che pesa per il 6%. RELIANCE INDUSTRIES è presente con un peso del 7% ed è attiva nel settore finanziario, mentre INFOSYS occupa circa il 5% dell’ETF ed è operativa nel settore informatico.
Ovviamente anche questo ETF entra nella lista di confronto che fra qualche mese/anno ci permetterà di comprendere quanto i fondi istituzionali calati nel mondo retail per il tramite del veicolo ETF sapranno effettivamente aggiungere valore (alfa) agli investimenti rispetto al tradizionale ETF passivo già presente da tempo sul mercato.