La Borsa coreana è stata inserita tra le borse più sottovalutate al mondo nello speciale report dedicato agli ETF chi investono su mercati che, secondo la logica del CAPE di Shiller, vantano valutazioni storicamente contenute. Perché la Borsa coreana è tornata però d’attualità negli ultimi tempi?
Il motivo è legato alla decisione del Governo sudcoreano di vietare le vendite allo scoperto fino a giugno 2024 per consentire alle autorità di regolamentazione di migliorare le regole di negoziazione. Il motivo di questa scelta è legato al tentativo di riportare gli investitori esteri sulla Borsa nazionale evitando fenomeni speculativi. Non sfugge infatti, osservando il grafico, che da settembre in avanti l’indice Kospi è sceso fortemente con le ultime settimane che fanno intravedere un barlume di reazione.
Una discesa che ha interrotto un rialzo comunque modesto che aveva preso corpo nel 2023 e che mette in luce la grande crisi che sta attraversando la borsa di Seul. Il bilancio a 3 anni di un investimento negli ETF che investono sulla Borsa asiatica è particolarmente gramo.
Borsa Corea: il problema è la scarsa diversificazione
Fortemente dipendente dalla tecnologia (che pesa per il 50%) e da Samsung (che da sola si prende oltre un terzo del portafoglio), la Borsa coreana vanta valutazioni fondamentali particolarmente cheap. Il rapporto prezzo utili di 9 e il rapporto prezzo valore di libro di 1 ci permettono di fare stime di rendimento atteso per i prossimi 10 – 15 anni in termini reali, quindi al netto dell’inflazione. Invertendo il rapporto P/E e trasformandolo in earnings yield per azioni, il rendimento atteso viene misurato nell’ordine del 10% annuo per la prossima decade.
Performance ambiziosa che dovrà passare alla prova di mercati che attualmente valutano la borsa asiatica agli stessi livelli del 2017 e nemmeno lontanissimi da quelli del 2011.
Un grande freddo quello provato dagli investitori per la borsa coreana che dal 1994 ha saputo battere l’indice dei mercati emergenti seppur di pochi decimali. Il 5,1% annuo della borsa coreana si mette a fianco del 4,9% della borsa emergente anche se Seul vanta una volatilità decisamente più alta (27% contro 17%) probabilmente dipendente dalla scarsa diversificazione settoriale e societaria.
Obiettivamente, pur apparendo la borsa di Seul a sconto, in termini di rapporto tra rischio e rendimento rimane più interessante investire sull’indice favorendo quella diversificazione capace di smussare i tanti umori ai quali ha dimostrato di essere soggetto l’azionario coreano negli ultimi anni.