Anno particolare questo 2025 per gli investitori europei con la debolezza del dollaro e dello yen che ha sparigliato carte che avrebbero potuto sorridere molto di più a chi ha spinto su un asset allocation prevalentemente azionaria.
A circa due mesi dalla fine del 2025 la notizia che vale la pena di essere annotata è quella dell’ottima performance dei classici bilanciati 60% azioni 40% obbligazioni, strumenti che con la metà della volatilità hanno praticamente ottenuto lo stesso risultato degli azionari puri.
ETF bilanciati: il confronto tra i prodotti Vanguard
Il confronto che si può fare in questi casi è tra i prodotti di casa Vanguard, ovvero il celebre Life Strategy 60% azionario contro il Vanguard Ftse All World. Per completezza nel confronto aggiungo anche il Vanguard Global Aggregate Bond eur hedged il cui peso è rilevante all’interno della gamma Life Strategy che ha come caratteristica peculiare quella di aver la componente obbligazionaria coperta dal rischio cambio e quindi immune nel 2025 al calo del dollaro.
Il Life Strategy raccoglie da inizio anno una eccellente performance del 5%, pochi decimali sotto l’azionario puro 100% e oltre un punto e mezzo sopra l’obbligazionario.
L’aspetto forse più interessante della vicenda è la volatilità che per il LS 60% è stata esattamente la metà dell’azionario generando uno Sharpe Ratio superiore e quindi rendicontando un rendimento corretto per il rischio che rende migliore la scelta del bilanciato in questo 2025.
Queste anomalie non sono comunque una novità. In senso opposto si registrò qualcosa di simile nel 2022.
In quell’anno di bear market l’azionario puro perse quasi il 13% mentre il bilanciato che avrebbe dovuto proteggere l’investitore lasciò per strada un punto percentuale in più a causa del collasso dei bond che nella versione global aggregate persero oltre il 15%.
ETF bilanciati: un 2025 di successi
Questo articolo ci permette di gettare lo sguardo anche sugli altri Life Strategy di casa Vanguard, sempre molto apprezzati dagli investitori per il loro “pacchetto completo” e soprattutto il costante ribilanciamento automatico a costo zero nel senso che è già compreso nelle modeste commissioni annue dell’ETF.
Il Life Strategy 80% azionario è ovviamente vicinissimo quanto a performance al LS 60% e all’azionario puro, mentre il Life Strategy ha raccolto appena un punto in meno di performance ma con una volatilità pari a un terzo dell’azionario puro. Il Life Strategy 20% in questo 2025 sta raccogliendo una performance di quasi il 4%, che solo oggi riporta l’ETF sopra il valore di partenza del dicembre 2020.
Indubbiamente la scelta bilanciata sembra essere stata quella vincente nel 2025, almeno finora.