Tra i tanti prodotti attivi quotati sulle Borse europee negli ultimi tempi ha catturato la mia attenzione un prodotto bilanciato emesso da Investlinx (Balanced Income) lanciato a febbraio 2023 e con quasi 50 milioni di euro di masse amministrate.
La sua missione quella di offrire all’investitore una asset allocation bilanciata tra azioni ed obbligazioni dei mercati sviluppati ed emergenti. L’ETF può investire fino ad un massimo del 10% del NAV in altri ETF, ma ciò che lo caratterizza è la possibilità del gestore slegato da ogni benchmark di investire su società dal riconosciuto (dal gestore) vantaggio competitivo con valutazioni sottovalutate a livello fondamentale.
Nulla di più del più classico fondo bilanciato multi asset attivo che viene confermato tale anche nel costo. Le spese correnti toccano infatti i 90 punti base (5 bp sono spese di negoziazione), la tariffa di un fondo istituzionale di questo tipo.
ETF Investlinx bilanciato: le caratteristiche
Ma a noi interessano i confronti e ormai abbiamo due anni e mezzo di dati per confrontare l’ETF di Investlinx con l’ETF bilanciato passivo per eccellenza di Vanguard Life Strategy 60.
La composizione attuale dell’ETF attivo estrapolata dalla scheda ci dice infatti che l’ETF ha un peso azionario di poco inferiore al 60% mentre il resto è spalmato su bond governativi (il 12%), ma soprattutto in corporate bond investment grade (29%) e una componente marginale di high yield bond. Immediatamente emerge la cattiva abitudine dei fondi di investimento attivi: presidiare la parte obbligazionaria investendo prevalentemente in obbligazioni a spread private ovviamente per cercare di recuperare più facilmente i costi del prodotto.
Geograficamente l’esposizione verso gli Stati Uniti è prossima al 55% con Francia e Olanda rispettivamente con il 14% e il 10% che seguono. Evidentemente il gestore attua coperture dal rischio cambio visto che il dollaro ha una quota inferiore agli States e pari al 46%.
A livello settoriale, sia per la parte bond che equity, domina il settore finanziario con circa il 15% per asset class, seguita a ruota dalla tecnologia per la sola quota di equity. Farmaceutici sul terzo gradino del podio.
Il rating medio obbligazionario è A e la duration di poco superiore ai 4 anni. L’azionario non ha invece un rapporto prezzo utili propriamente a sconto essendo di 28 con Amazon, Microsoft e TSMC che occupano il 10% del portafoglio.
ETF bilanciati: attivo vs passivo, chi vince?
Ma andiamo finalmente al confronto con l’ETF di Vanguard per capire se l’attivismo (e il costo) hanno pagato in due anni e mezzo. Purtroppo la risposta è no (e nemmeno di poco).
Secondo i dati forniti da JustEtf, Investlinx Balanced Income ha raccolto in questo periodo cominciato a febbraio 2023 una performance del 22%; il LifeStrategy 60 di Vanguard ha realizzato un +30% mettendo in chiaro subito quanto inefficace sia risultata la strategia attiva.
Ovviamente il tempo di analisi dovrà essere più lungo per arrivare ad una conclusione più solida, ma al momento passivo batte nettamente attivo nel campo bilanciato nel confronto tra questi due ETF.