Da inizio anno tecnologia e ambiente rappresentano i talloni d’Achille di un mercato azionario che oggi non sembra vedere di buon occhio il settore growth. Nel bilancio trimestrale si vedono cali del 30% su temi come robotica, cloud computing, biotecnologie ed energie pulite.
Segnali di denaro che esce velocemente da settori ad alta crescita, nel timore che un rialzo dei tassi troppo veloce da parte della Federal Reserve possa provocare costi di indebitamento più alti per aziende ad alta intensità di investimento e costi più alti per chi ha fatto largo uso della leva per speculare.
Alle famose energie pulite sono però collegati temi storicamente presenti da anni sul mercato italiano degli ETF. Uno di questi è quello legato all’investimento nelle società impegnate nel business dell’acqua che ha registrato un mese decisamente improntato alla lettera.
ETF sull'acqua: il ribasso nasconde delle opportunità?
L’ETF H20 di iShares è uno dei più datati sul mercato e dal lancio nel 2006 può vantare un eccellente 9,2% di rendimento annuo composto, al netto dei costi di 0,65% applicati di iShares. Non male considerando gli oltre 2 miliardi di euro di masse accumulate da uno strumento che offre una corposa esposizione al mondo industriale e delle utility. Le valutazioni sono però ancora elevate sfiorando quota 30 in termini di prezzi rapportati agli utili.
Nell’ultimo mese il calo ha superato il 10% dai massimi di inizio 2022 e come vediamo dal grafico il ribasso ha interrotto l’uptrend che da marzo 2020 stava guidando il settore. La media mobile a 20 settimane è molto utile per capire quando la tendenza cambia, visto che lo stesso era accaduto nel 2019.
Al netto del drawdown di marzo 2020, dobbiamo tornare al 2011 per vedere un ribasso mensile superiore al 12% come quello appena visto. Evento raro che potrebbe nascondere delle opportunità? Sotto questa prospettiva inviterei alla prudenza.
ETF sull'acqua: il problema del rialzo dei tassi
Da un punto di vista grafico, la rottura della la media mobile è stata netta e servirà tempo per riparare il danno. Osservando un classico canale rialzista di regressione delimitato dalle due deviazioni standard, è da segnalare come il mercato potrebbe aver ecceduto nel rialzo.
Un rientro all’interno del canale sarebbe doloroso, perché prevederebbe uno spostamento verso la base inferiore dello stesso, una ventina di punti percentuali di calo dai prezzi attuali. Non ho idea se la presa di coscienza del mercato di un cambio di politica monetaria da parte della Fed si tradurrà in un drammatico drawdown o piuttosto in una lunga fase laterale come quella del 2015-2018, ultimo ciclo di rialzo dei tassi da parte dell'istituto centrale USA.
La prudenza è però d’obbligo anche su un ETF che vede le prime 10 società rappresentare il 50% del portafoglio. Nomi come Veolia e American Waters sono interessanti in prospettiva di investimenti infrastrutturali nel settore ambiente.
La mia idea è che questi saranno business profittevoli e interessanti nei prossimi anni. C’è però un ostacolo da superare: il temporaneo rialzo dei tassi che storicamente mette sotto pressione le utility. Terminata questa fase di inasprimento della politica monetaria, la fase di accumulo sul settore dell’acqua potrà ricominciare con maggiore serenità.