Il factsheet è quel documento mensile che obbligatoriamente ogni casa di gestione di fondi ed ETF deve mettere a disposizione in forma pubblica dell’investitore. Da questa scheda di due pagine un investitore può comprendere in che cosa sta investendo.
Se il KIID è il documento che spiega finalità, obiettivi, perimetro di investimento, rischi di un fondo e performance, il factsheet entra nel dettaglio fornendo tante informazioni e indicatori. In questo articolo cercherò di sintetizzare quelle 10 informazioni che per ETF azionari e obbligazionari possono essere più utili nel selezionare una tipologia di investimento.
ETF: le 10 informazioni del factsheet da conoscere prima di investire
Alcuni elementi risultano in comune tra ETF azionari e obbligazionari, altri no. Ad esempio la capitalizzazione di un ETF è fondamentale per entrambi al fine di capire se stiamo investendo in un prodotto di nicchia o di recente emissione. Oltre 100 milioni di euro di masse amministrate è la soglia giusta da prendere in considerazione.
Un secondo elemento che accomuna le due tipologie di ETF azionario e obbligazionario è il numero dei componenti l’indice di riferimento. Più è alto e meglio diversificato sarà l’investimento e meno soggetto a rischi di concentrazione tra titoli, settori e geografie.
Proprio il settore e l'allocazione geografica rappresentano il terzo e quarto elemento comune ad azionario e bond. Se per la geografia non ci sono differenze, il settore cambia a seconda che si parli di bond (obbligazioni governative, corporate, alto rendimento, emergenti, ecc) o azioni (bancari, farmaceutici, petroliferi, ecc).
Il quinto elemento è tipico degli ETF azionari e identifica lo stile. Se il paniere di azioni vede una percentuale dominante di large cap rispetto alle mid e small cap, parleremo di investimento su grandi imprese, all’opposto su business molto più piccoli e quindi volatili in termini di performance.
Alla sesta posizione troviamo il rating, informazione esclusiva del mercato obbligazionario che fa capire se l’investimento è indirizzato verso società con rischi di credito elevati o meno. Tipicamente sotto la BBB si parla di junk bond, mentre sopra di investment grade.
Rimanendo nel mondo obbligazionario due informazioni fondamentali che possono riempire la settima e ottava posizione sono il cosiddetto yield to maturity (o rendimento a scadenza dei titoli) e la duration effettiva. Quest’ultima è l’indicatore di rischio ideale per chi velocemente vuole calcolare quanto potrebbe perdere il portafoglio in caso di rialzo dei tassi di interesse. Per convenzione, data ad esempio una duration di 7, il rischio per un aumento dei tassi del 1% è di perdere il 7% nel valore dell’investimento.
L’ottava e la nona informazione che possiamo estrapolare da un factsheet di un ETF interessa soprattutto chi cerca un flusso periodico di cedole o dividendi dall’investimento. Per gli ETF obbligazionari troveremo come informazione il distribution yield, ovvero la percentuale di cedole obbligazionarie del patrimonio dell’ETF che vengono distribuite con una certa periodicità al risparmiatore. In alcuni casi l’emittente può decidere di distribuire anche quote di capitale. Per l’azionario si parla sempre di distribution yield ma in questo caso la fonte sono i dividendi.
L’ultima informazione esclusivamente azionaria che può essere utile verificare per capire se si sta comprando un indice di azioni particolarmente caro o meno è il rapporto price/earnings. Più il prezzo da pagare per ottenere gli utili aziendali è alto, più stiamo acquistando un paniere di azioni care se rapportate ai profitti. All’opposto se il valore risulta essere basso, probabilmente stiamo comprando un paniere di azioni più “value” che “growth”.
Gli indicatori citati nell’articolo non rappresentano tutte le informazioni presenti in un factsheet, ma sono a mio modo di vedere quelle più importanti che un investitore deve andare immediatamente a cercare per comprendere dove e come sta investendo i propri risparmi. Un primo giro di orizzonte fatto in maniera efficace permetterà poi di andare più a fondo su quelle informazioni che si riterranno più rilevanti.