La Borsa canadese non sta certamente seguendo la parabola dei vicini di casa statunitensi che grazie al rally della tecnologia torna a respirare aria da massimi storici.
Il mercato canadese, concentrato soprattutto su banche e società legate al mondo delle materie prime, sta faticando nel ritrovare la strada del rialzo, stretto da una politica monetaria tornata a sorpresa restrittiva poche settimane fa. Una scelta, quella della Bank of Canada, che è piaciuta al dollaro canadese; un po' meno a un listino ed un'economia indirettamente influenzati da prezzi delle commodities depressi.
Andando ad analizzare i dati fondamentali della Borsa canadese non sfuggono metriche fondamentali comunque interessanti. Sul sito di iShares, nella pagina dedicata all’ETF Msci Canada, scopriamo ad esempio che il rapporto tra prezzo e utili è inferiore a 13 e il rapporto tra prezzo e valore di libro inferiore a 2.
Un premio per il rischio che il mercato chiede in cambio di una diversificazione meno spinta rispetto ad altri mercati. Se dal 1987 il rendimento annuo composto di un investimento nelle azioni canadesi è stato in linea con quello offerto dalle azioni globali (poco più del 8% annuo), negli ultimi 10 anni, in un contesto di volatilità simile, la crescita è risultata pari alla metà delle borse mondiali.
Borsa Canadese al test di un importante supporto, focus su finanziari e commodity
Finanziari ed energetici rappresentano la metà dell’intero portafoglio con le banche che superano il 35% di esposizione. Osservando i fattori di rischio questo porta ad un sottopeso, rispetto all’indice mondiale Msci World, di piccole capitalizzazioni e sovrappeso di azioni a bassa volatilità. Royal Bank of Canada e Toronto Dominion Bank rappresentano le prime due società in portafoglio in un paniere costituito da oltre 70 società di cui il 40% coperto dalle prime 10.
Graficamente l’andamento dell’ETF in Borsa sembra essere quello classico di una fase di normalizzazione dopo la sbornia post Covid. Nel 2022 il massimo, poi una lenta ma costante discesa caratterizzata da quella che in gergo è considerata una figura di consolidamento a “bandiera”.
Fase di correzione che tra l’altro sta convergendo verso una linea di supporto interessante visto che unisce i massimi dal 2015 a oggi. Anche l’analisi tecnica suggerirebbe quindi una concreta possibilità di ripartenza dai livelli attuali per la Borsa canadese. Fatale sarebbe un rientro sotto la linea di supporto appena citata.
In conclusione, possiamo dire che se la Borsa statunitense ricca di tecnologia comincia a respirare un po' di aria rarefatta considerando anche la competizione dei tassi di interesse sui Treasuries a breve scadenza, la più concentrata ma ricca di stile value Borsa canadese, sembra essere una interessante opportunità per chi cerca esposizioni a finanziari e commodity. I due settori che si sono comportati peggio da inizio anno.