Il Bond Laddering è una strategia che negli ultimi periodi di tassi di interesse lontani dallo zero è tornata in auge tra gli investitori.
La strategia della scala, ovvero l’acquisto di obbligazioni con scadenze crescenti, prevede che ogni volta che un bond viene rimborsato questo viene sostituito con un altro bond la cui scadenza sarà la più lontana tra le obbligazioni che compongono la strategia. Facilmente replicabile con singole obbligazioni, l’occasione di tassi di interesse più elevati ha reso possibile adottare questa strategia con ETF anche in Europa (in America è già consolidata) attraverso la quotazioni di numerosi prodotti da parte di case primarie come iShares, Invesco e Xtrackers.
Il laddering con ETF offre il grande vantaggio di poter diversificare tra decine di emittenti mantenendo fissa un’unica data di scadenza poiché sarà il gestore a rendere il più efficiente possibile il processo di rimborso finale del prodotto ad una certa data attraverso la gestione delle varie scadenze di titoli all’interno dell’ETF.
Capitale non garantito solo in caso di default da parte di qualche emittente, gli ETF a scadenza abbracciano oggi l’universo dei corporate bond e in casi ancora limitati quello dei titoli di stato italiani, europei e americani.
Bond Laddering con ETF: i prodotti disponibili sul mercato
Le emissioni sono state diverse negli ultimi mesi e mi pare opportuno scattare una fotografia che ci possa permettere di mettere in fila le varie scadenze e le tipologie di ETF che permettono oggi di costruire una strategia laddering low cost.
Il primo anno coperto è il 2025 con gli ETF di iShares che presidiano la componente corporate Euro e Dollari, e quella governativa USA.
Il 2026 vede coperta d nuovo l’asset class corporate bond in euro e dollari sia da parte di iShares che di Invesco. La casa produttrice di ETF di BlackRock offre anche con scadenza 2026 un ETF che investe in titoli di stato italiani.
Sull’anno 2027 la sfida si fa tra quattro emittenti. iShares, Invesco, Xtrackers e Amundi. La casa francese punta sui BTP italiani, mentre le altre tre presidiano i corporate bond europei ed americani.
Sono ben 9 gli ETF a scadenza 2028. Xtrackers e Invesco non rientrano nel gruppo, mentre Amundi offre un interessante ETF a scadenza contenente solo titoli di stato europei in duplice versione, tutti gli stati oppure solo quelli dei periferici come ad esempio Italia e Spagna. iShares punta su questa scadenza per un nuovo iBonds sui titoli di stato italiani.
Cominciano a rarefarsi le scadenze dal 2029 in avanti.
Invesco e Xtrackers offrono corporate bond euro e dollari.
Invesco si ripete nella scadenza 2030 con due ETF in euro e dollari corporate, mentre il 2031 è di esclusiva Xtrackers che copre anche la scadenza 2033 sempre con corporate bond euro.
Sicuramente i prossimi mesi vedranno protagoniste nuove emissioni che arricchiranno una gamma ancora acerba. Non mancherò di fornire puntuali aggiornamenti che arricchiranno una strategia da sempre molto valida soprattutto per chi vuole ad esempio programmare annualmente spese e prelievi di capitale.