Mese di settembre che va in archivio praticamente senza variazioni di rilievo sulla Borsa mondiale e su quella americana a causa della debolezza del dollaro che priva gli investitori europei delle gioie che invece arricchiscono i portafogli dei risparmiatori statunitensi. Per i massimi storici in euro ci sarà da aspettare.
Ovviamente in questo piattume molto semplice da ricordare ci sono state sorprese positive e negative a settembre. Ancora una volta sono i tematici a tenere banco a causa di una volatilità sempre consistente, nel bene e nel male.
Performance ETF settembre: spicca l'universo blockchain
Con performance superiori al 20% nell’ultimo mese troviamo l’universo blockchain capeggiato dall’ETF di Global X, casa di gestione decisamente protagonista a giudicare anche da chi segue nelle performance positive immediatamente successive. Global X Uranium e Global X Hydrogen rafforzano infatti un trend che per tutto l’anno è stato decisamente importante.
Per gli ETF collegati al mondo cyrpto la crescita nel 2025 è stata del 40%, meglio però le azioni aurifere che hanno sfiorato il 100%. Bene anche l’uranio con +70% e l’idrogeno a +40%, ma nel mezzo bene anche il settore bancario europeo, il tema difesa e la tecnologia cinese con rialzi del 60%.
Ma tra gli ETF con segni più superiori al 20% troviamo anche l’ennesimo ETF di Global X Silver Miners sull’onda dell’eccellente andamento della materia prima sottostante argento. Bene anche VanEck Gold Miners che condivide la posizione con altri tematici che investono nelle azioni aurifere.
Atene in prima fila, male le commodity
Da inizio anno oltre all’ETF sulla Borsa greca in rialzo di quasi il 50%, Corea del Sud, Vietnam, Sudafrica e Polonia formano il drappello di ETF geografici su di oltre il 30% nel 2025. Male il blocco asiatico di Indonesia, India, Tailandia e Filippine in calo tra lil 10% e il 16%.
Giriamo il segno e guardiamo dove si trovano i principali segni meno di settembre tra gli ETF quotati in Europa.
Si comincia da alcuni ETC che replicano singole commodity come il cacao, in calo di oltre il 10% a settembre, e lo zucchero già del 5%.
I primi settori che battono in testa a settembre sono quelli collegati al mondo del turismo e dei viaggi (iShares Stoxx Europe 600 Travel & Leisure) e al food and beverage con Invesco giù del 5%. Male un ETF con una capitalizzazione ben superiore al miliardo di euro come SPDR Euro Dividend Aristocrats in calo del 2%. Deficitario anche il settore automobilistico con una contrazione mensile superiore al 4%.
Poco mossa l’asset class obbligazionaria con i fondi global aggregate bond versione eur hedged in modesto aumento dello 0,5%.
Si conferma da inizio anno il buon momento dei bond emergenti emessi in hard currency a cambio coperto che sfiorano il 10% di guadagno nel 2025. All’opposto, e con un calo speculare ma negativo, l’ETF che investe in bond giapponesi di Xtrackers seguito a distanza ravvicinata dagli ETF che investono in bond indiani.
Questo il consueto rendiconto dei migliori e peggiori ETF di settembre.
Vedremo se il mese di ottobre saprà riservarci nuove sorprese e soprattutto se il flat generalizzato tra le asset class generaliste e azionarie lascerà spazio a nuova direzionalità.