Le parole di Powell da Jackson Hole in avanti hanno confermato che i tassi di interesse scenderanno in America e proseguiranno la loro discesa anche in Europa dove i tagli sono già stati avviati. Lagarde ha attivato la procedura già la scorsa settimana. Powell lo farà oggi nell'ultimo FOMC pre elettorale.
Festeggiano i mercati azionari di nuovo vicini ai massimi, ma anche il mondo obbligazionario non si è lasciato sfuggire l’occasione per recuperare un po' delle perdite accumulate post 2022. Potrebbe quindi aver senso andare lunghissimi di duration obbligazionaria per sfruttare questa fase?
I tassi a lunga scadenza solitamente misurano le aspettative di inflazione del mercato combinandole con un premio per il rischio durata. Poco a che vedere con la decisione delle Banche centrali di tagliare i tassi, salvo nel caso che questo avvenga per motivazioni legate a timore di recessione economica imminente. Anche questo non sembra per ora un tema sul tavolo.
Scegliere di andare lunghi di duration con strumenti che hanno questo parametro tendenzialmente fisso ha senso se si vuole invece speculare sull’andamento dei tassi. Anticipando una recessione oppure un periodo di bassa inflazione. In parole povere scommesse sui tassi, a questo servono le lunghe duration.
Come può oggi un investitore capitalizzare la futura e ipotetica discesa dei rendimenti a lunga?
Scegliendo ETF che per politica di gestione conservano ovviamente in portafoglio titoli con scadenze lunghissime. I limiti di questa strategia? Oltre al rischio tasso se le cose non dovessero andare come previsto (ribasso curve dei rendimenti), c’è un evidente rischio di inflazione. Dovesse rivelarsi in futuro più alta del previsto questi strumenti subirebbero inevitabili decurtazioni di prezzo.
Ma quali sono gli strumenti gestiti e diversificati con i quali affrontare questa speculazione oggi quotati sul mercato?
Ci sono due tipologie di ETF. Quelli rivolti esclusivamente ai titoli di stato e quelli che invece investono in titoli corporate.
Per quello che riguarda le emissioni statali in euro iShares offre un ETF che copre lo spettro di scadenze tra i 10 e i 15 anni. Il bilancio a 3 anni, -30%, racconta molto dei rischi (e delle opportunità) di questo strumento. Volatilità da bilanciato 80% azionario visto che sfiora quasi il 13% su base annua.
Andando sulla curva dei tassi americana, la corazzata da oltre 2,5 miliardi di euro di masse di iShares è Usd Treasury Bond 20+ che ha perso il 21% nell'ultimo triennio. Scadenze ultralunghe emesse dal governo USA e con volatilità da azionario puro (16%).
Infine la curva dei tassi inglese offre anch’essa un’opportunità naturalmente in sterline con SPDR Bloomberg 15+ Gilt. Pesantissimo il bilancio triennale con un -40% che rende il rimbalzo recente un pannicello caldo.
Passando al mondo corporate bond l’offerta più interessante arriva da SPDR con l’ETF Bloomberg 10+ Us Corporate Bond che ben si è comportato nell’ultimo triennio con un calo di “solo” il 10%.
Non esiste un equivalente in euro ma c’è comunque un’alternativa interessante. Xtrackers Target Maturity settembre 2033 eur corporate Bond è uno dei nuovi ETF a scadenza di DWS con i quali si può scommettere oggi sui tassi con la garanzia di veder decrescere il rischio con il passare degli anni.