Non è la prima volta che parlo di ETF tematici all’interno di questi articoli che ormai da diverso tempo pubblico su investire.biz. Articoli che puntano a fare luce sui tanti aspetti del risparmio gestito passivamente. Ho trovato molto interessante la lettura nei giorni scorsi di un articolo di Bloomberg che aveva come obiettivo quello di tentare di capire a che livello fosse la dispersione delle performance tra i vari ETF tematici quotati un Europa.
ETF: gli elementi distintivi dei tematici
La sorpresa è stata rappresentata dalle notevoli differenze che si riscontrano tra un tema e un altro. Fattori che ovviamente vanno considerati da investitori alla ricerca della scommessa vincente perché l’esito della partita non si giocherà solamente con la scelta dell’indice benchmark.
Il primo elemento distintivo è che la dispersione dei rendimenti è molto ampia tra le singole categorie tematiche. Il gap medio di performance tra il top e il bottom performers all’interno della medesima categoria negli ultimi 12 mesi è stato d 28 punti percentuali. I tematici legati a clean energy, health care e blockchain sono quelli con maggiore dispersione dei rendimenti mentre cybersecurity e cloud computing hanno le minori differenze.
Dove invece annotiamo una differenza tra i vari ETF tematici europei più contenuta è a livello di costi. Mediamente sono 36 i punti base di spread tra fondi top e bottom delle 12 categorie con gli ETF blockchain che vantano hanno le differenze di costo minori. Attenzione però. Questo valore potrebbe amplificarsi nei prossimi mesi. Aumentano infatti le commissioni medie richieste sugli strumenti tematici emessi nel 2021. I 61 punti base richiesti rappresentano il massimo degli ultimi 5 anni.
Proseguendo con le statistiche il trend di lancio di nuovi ETF tematici del 2021 promette di eclissare quello del 2020. A metà giugno 2021 infatti i 14 tematici stanno già avvicinando i 23 ETF lanciati nel 2020. Il tema clean energy è stato il più gettonato nel 2021 con cinque nuovi prodotti. Curioso come questo abbia coinciso con un pessimo andamento del settore. Finora i tematici hanno attratto il 7% delle masse nel 2021 contro un asset under management complessivo del 2,6% del mercato nella sua interezza.
Ultimo dato statistico interessante quello che ci dice come la concentrazione tra emittenti è molto forte. Tra i quasi 90 ETF tematici presenti in Europa mediamente il 60% degli asset di ogni categoria è detenuto dal prodotto più capitalizzato e l’83% dai primi due. Ovviamente questo rischia di mettere all’angolo nel corso del tempo quegli strumenti che faticano a raggiungere massa critica.
Analisi a mio modo di vedere interessante che ci mostra un’industria finanziaria in costante evoluzione alla ricerca di nuove e un po’ più costose soluzioni che possano andare incontro alle esigenze degli investitori. La concentrazione su alcuni prodotti è ancora particolarmente spinta mettendo a repentaglio l’esistenza e l’efficienza futura di alcuni di questi ETF sui quali la dispersione di performance rimane un fattore importante.