Tempo di feste e anche di regali. Non ci sono dubbi che da anni, ma soprattutto post Covid, i videogames e poi la derivazione degli E-Sports abbiano trovato sempre maggior spazio nei pensieri e nei portafogli di pubblico giovane ma non solo.
Anche in Borsa gli ETF tematici specializzati hanno offerto rendimenti spettacolari nell’ultimo triennio, più che doppi rispetto a quelli dell’azionario globale. Ma se allarghiamo ancora un po' l’orizzonte temporale e torniamo proprio ai tempi del Covid ci accorgiamo che il risultato non è tanto differente (anzi è inferiore sull’ETF che andremo ad analizzare fra poco) con una volatilità superiore.
ETF E-Sports: le caratteristiche
VanEck Video Gaming and E-Sports ha raggiunto i 750 milioni di euro di masse amministrate, è stato lanciato nel 2019 e ha moltiplicato per 2,5 volte il suo valore iniziale.
Equamente diviso tra Giappone e Stati Uniti con il 28% a testa, possiamo comunque definirlo un ETF molto asiatico geograficamente parlando. Cina, Taiwan, Corea del Sud e Hong Kong si prendono infatti un altro quarto del portafoglio.
L’ETF replica l'indice MarketVector Global Video Gaming and E-Sports ESG composto da aziende a livello globale che generano almeno metà dei loro ricavi da video giochi, e-sports o software o hardware connessi. I titoli azionari inclusi sono filtrati a seconda dei criteri ESG.
Il portafoglio non spicca certamente per diversificazione essendo composta da appena 25 società, ma ad oggi le valutazioni non possono essere considerate da bolla speculativa. Il rapporto prezzo utili di 25 ed un prezzo valore contabile inferiore a 4 non ci mostrano un settore in bolla speculativa.
I primi 10 titoli occupano il 60% del portafoglio con una discreta diversificazione visto che tra la prima società (Tencent) e la decima (Game Stop) si oscilla tra un peso dell’8% e uno del 4%.
ETF E-Sports: focus sulla media mobile
L’analisi grafica dell’ETF ci consente di capire come si è sviluppato il bull market di questo tema. Il Covid nel 2020 ha fornito indubbiamente un primo assaggio con il valore della quota raddoppiato in pochi mesi.

Poi tra 2021 e 2023 una pausa di riflessione condita da una pesante correzione nel 2022. Alla fine di quell’anno si formarono i germogli di una ripresa che ha più che raddoppiato il valore dell’ETF. Non sono mancate le fasi di incertezza e discesa come ad aprile dopo il Liberation Day di Trump, ma anche come in questo finale di anno.
Tecnicamente, se la media mobile che sta sostenendo il rialzo ancora una volta farà sentire i suoi benefici effetti, questa potrebbe essere la seconda finestra di ingresso favorevole agli investitori del 2025. In caso contrario ci sarà da mettere in preventivo una fase bearish più profondo consigliando di attendere i minimi di aprile.
Oltre all’analisi tecnica il tema è comunque da seguire, anche in prospettiva di eventi sportivi imminenti come le Olimpiadi invernali e i mondiali di calcio in America che potrebbero accendere il desiderio di emulare i grandi campioni dello sport.