Ho venduto il certificato tech: ti spiego perché e dove ho investito | Investire.biz

Ho venduto il certificato tech: ti spiego perché e dove ho investito

19 giu 2025 - 13:30

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Ho venduto il certificato tech in profitto e reinvestito su uno più promettente: ecco quale ho scelto e perché

Negli ultimi mesi ho ricevuto sempre più domande sui certificati che detengo in portafoglio. Molti di voi hanno iniziato a seguirli con attenzione, forse perché apprezziamo lo stesso approccio: prodotti che offrono rendimenti mensili interessanti e la possibilità di pianificare ogni fase del ciclo di vita dell’investimento. Ecco perché oggi voglio raccontarvi, passo dopo passo, una decisione importante che ho preso: ho venduto il mio certificato tecnologico, quello che rendeva quasi il 2% al mese, e ho comprato un altro certificato che, secondo me, ha un potenziale ancora più interessante.

 

 

Perché ho venduto il certificato "tech"

Il certificato in questione era costruito su quattro colossi del mondo tecnologico: Microsoft, Nvidia, Tesla e Visa. Avevo già avuto modo di parlarne in passato (Come guadagnare - quasi- il 2% al mese con un rischio accettabile), anche perché offriva un rendimento mensile del 1,90%, una cifra non da poco, soprattutto in un contesto di mercato che premia poco il capitale parcheggiato.

Ma a un certo punto bisogna fare delle valutazioni. Questo certificato, che avevo acquistato sotto la pari (poco sotto i 100 euro), ha già pagato una prima cedola da 186,20 euro (l'investimento era di 10 mila euro), ma soprattutto è salito di prezzo fino a 107 euro. Questo significa che oltre al rendimento cedolare, ho maturato un guadagno in conto capitale di circa 460 euro, pari al +4,6%. Un rendimento extra, generato unicamente dall’aumento di prezzo del certificato stesso, trainato dal buon andamento dei sottostanti.

Fin qui tutto bene, ma c'è un punto cruciale da considerare: il rischio di richiamo anticipato. Questo tipo di certificati, dopo sei mesi dalla data di emissione, può essere richiamato anticipatamente dall’emittente, ovvero rimborso a 100 e fine del gioco. E con i titoli sottostanti saliti così tanto, la probabilità che questo accada è molto alta.

Facciamo due conti. Se il certificato rende il 1,9% al mese e io l’ho acquistato sotto 100, ora che è a 107 e una l'ho già presa è come se avessi già incassato in anticipo circa cinque cedole. Considerando che nella migliore delle ipotesi ne pagherà sei prima del richiamo, il margine residuo di guadagno è limitato, mentre il rischio di non ottenere le ultime cedole è concreto.

Per questi motivi ho deciso di venderlo. I prodotti che avevo in portafoglio sono stati liquidati con profitto, e ho così liberato circa 10.000 euro di liquidità.

 

 

Dove ho investito i soldi: il “certificato misunderstood”

Con la liquidità ottenuta, ho scelto di acquistare un altro certificato, che a mio parere è oggi il più sottovalutato di tutti. Lo chiamo scherzosamente il “certificato misunderstood”, frainteso, perché, pur avendo sottostanti di assoluto valore, non riceve ancora l’attenzione che merita.

I titoli sottostanti di questo nuovo certificato sono:

  • Adobe
  • Airbnb
  • Novo Nordisk
  • PayPal

Anche su questo prodotto ho realizzato un’analisi approfondita (Questo certificato rende l'1,75% al mese: ecco perché ci ho investito), che potete trovare qui sul blog e sul canale YouTube. Ma potete anche provare da soli a cercare i singoli titoli su Forecaster, scoprirete in autonomia quanto siano sottovalutati dal mercato e quanto siano invece solidi i fondamentali di tutti e quattro.

 

Fonte: Forecaster.biz

 

Trasparenza e prevedibilità: ecco perché mi piacciono i certificati

Uno dei grandi vantaggi dei certificati, spesso sottovalutato da chi li considera “prodotti complessi”, è la trasparenza assoluta. Una volta individuato l’emittente (in questo caso Vontobel), si può accedere a tutte le condizioni definitive: ciclo di vita, date di osservazione, date di pagamento, barriere, livelli iniziali, tutto nero su bianco.

Per esempio, questo certificato scade il 31 maggio 2027, ma già oggi sappiamo esattamente:

  • quando viene osservata la condizione per il pagamento della cedola (prossima data: 23 giugno 2025),
  • qual è la record date (26 giugno), cioè la data entro cui bisogna detenere il certificato per ricevere la cedola,
  • e quando verrà effettivamente pagata la cedola (30 giugno 2025).

Grazie al fatto che ho acquistato il certificato prima del 26 giugno, riceverò già la prima cedola a fine mese. Una tempistica perfetta per mettere immediatamente a frutto il capitale reinvestito.

 

 

Ottimizzazione del portafoglio

Quello che ho fatto oggi non è altro che una mossa di ottimizzazione del portafoglio. Ho spostato la mia esposizione:

  • Da un certificato che ha già dato molto e rischia di essere richiamato a breve,
  • A un certificato che è ancora in una fase di accumulo e ha prospettive di rendimento più lunghe e interessanti.

È una strategia semplice: vendi quando il potenziale residuo è basso, acquista dove vedi valore inespresso. Ecco perché considero questo nuovo certificato più attraente. I sottostanti, Adobe, Airbnb, Novo Nordisk e PayPal, hanno tutti margini di crescita o recupero, e nel frattempo lavorano per generare cedole mensili costanti.

 

 

Conclusione: cogliere l’opportunità e guardare avanti

Chi segue i miei contenuti sa che non parlo mai di certificati in astratto: parlo di quelli che possiedo, che seguo, che compro e vendo realmente. Questo mi permette non solo di condividere le opportunità, ma anche di spiegare ogni scelta con chiarezza e trasparenza.

In questo caso, la vendita del certificato tech non è stata dettata da un giudizio negativo, ma semplicemente da una valutazione di convenienza: ho incassato l’equivalente di quasi cinque cedole in poco tempo, e ho preferito non rischiare di restare bloccato con un certificato che potrebbe essere richiamato a breve.

Con i proventi, ho acquistato un certificato che ritengo più promettente nel medio periodo, con una prima cedola già in arrivo. Come sempre, la logica è quella dell’efficienza del capitale: far lavorare ogni euro investito per ottenere il massimo, nel rispetto dei livelli di rischio che ciascuno di noi è disposto ad accettare.

Per chi vuole approfondire ulteriormente, trovate tutti i dettagli tecnici, le condizioni definitive e le date importanti direttamente sul sito dell’emittente. E, naturalmente, qui sul sito e sul canale YouTube trovate video e articoli dedicati.

La strategia continua, passo dopo passo.

Puoi provare il Forecaster e scoprire tutte le sue potenzialità, AI inclusa, gratis per 7 giorni cliccando QUI

 

 

DISCLAIMER

Questo articolo/video è stato sponsorizzato dall'emittente o dall'intermediario menzionato. Le informazioni in esso contenute non devono essere considerate né interpretate come consulenza in materia di investimenti. Eventuali punti di vista e/o opinioni espressi non sono intesi e non devono essere interpretate come raccomandazioni o consigli di investimento, fiscali e/o legali. Investire.biz non si assume alcuna responsabilità per azioni, costi, spese, danni e perdite subiti a seguito di informazioni, punti di vista o opinioni presenti su questo sito. Prima di intraprendere decisioni di investimento, invitiamo gli utenti a leggere la documentazione regolamentare sempre disponibile per legge sul sito dell'emittente ed ottenere una consulenza professionale. #ADV

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