Lo scenario non è dei più facili per le società tecnologiche che stanno soffrendo in Borsa più delle altre. L'indice Nasdaq Composite ha perso dai picchi del 21 novembre 2021, circa un terzo della sua capitalizzazione, precipitando da 16.212 punti sotto quota 11.000. Dopo l'anno del Covid, di cui i titoli tecnologici hanno beneficiato per l'incremento delle attività svolte all'interno delle mura domestiche, una frenata era prevedibile. Il segnale più indicativo arriva da chi consegna i pacchi con le merci che vengono acquistate su internet. Secondo la Federazione dei corrieri espresso il primo trimestre del 2022 ha segnato un calo degli ordini del 30% in Italia.
Il confronto con gli anni della pandemia, d'altronde, non può essere che perdente visti i volumi realizzati durante quel periodo. Tuttavia, ad aggiungere sale sulle ferite, è arrivata l'inflazione. Inatteso e male interpretato dai banchieri centrali, la crescita dei prezzi al consumo si è trasformata ben presto in un problema che rischia di sfuggire di mano. I primi segnali di inflazione sono arrivate verso la fine del 2021, in corrispondenza con l'inizio della discesa dell'indice tecnologico per eccellenza, il Nasdaq Composite.
E su questo fronte, per i titoli che rientrano nella categoria dei “growth” al momento non c'è molto da sperare. Con un tasso di inflazione che negli Stati Uniti è decollato fino all'8,6% (misurazione di maggio), un rendimento dei titoli di Stato stabilmente oltre il 3%, una Federal Reserve che ora guarda più al tema inflazione che alla crescita e timori di recessione, le pressioni sui titoli growth non mancheranno anche nel prossimo futuro.
Tuttavia non bisogna dimenticare che fino a qualche mese fa le società della tecnologia erano le indiscusse protagoniste della vita di quasi tutti e così lo erano in Borsa i loro titoli. Oggi si riparte da un livello di quotaszione più basso, sicuramente più conveniente e potrebbe valere la pena considerare un ingresso su questi temi. Il certificato Memory Cash Collect Express (ISIN DE000VV3GRJ3) di Vontobel ha peraltro la struttura adatta per mettere al riparo chi investe dal periodo difficile che, per i titoli tencologici, potrebbe proseguire ancora per qualche tempo. Il prodotto è costruito su due sottostanti Shopify e Salesforce.
Shopify è una società canadese che sviluppa e commercializzal'omonima piattaforma di e-commerce e altri strumenti di marketing per le aziende. Salesforce fornisce alle aziende clienti la strumentazione digitale di ultima generazione, come per esempio l'Intelligenza artificiale, per seguire da vicino i propri clienti.
L'analisi tecnica dei sottostanti
La discesa del titolo Shopify dai massimi del 21 novembre 2021 è impressionante. L'azione ha lasciato sul terreno l'82% del valore, toccando quota 308 lo scorso 12 maggio. Qui, in quest'area, sembra aver finalmente trovato un plateau su cui poggiarsi. Sono i minimi di marzo 2020, in pratica un balzo indietro fino allo scoppio della pandemia da Covid-19. Dunque un livello molto importante e che sta infatti fornendo una forte resistenza alle pressioni ribassiste. Già tre volte il mercato lo ha messo sotto pressione. Un cedimento aprirebbe le porte per una discesa verso i 200 dollari di quotazione. La tenuta potrebbe favorire una fase accumulativa che si trasformerebbe in un segnale rialzista solo con la violazione al rialzo dell'area dei 395/400 punti.
Il bilancio di Salesforce è meno deficitario. Sulla stessa lunghezza temporale, ossia da novembre a maggio (minimi segnati il 19), l'azione ha visto dimezzare il suo valore. Anche in questo caso il titolo ha ritrovato i livelli del 2020, precisamente del mese di aprile. Un primo tentativo di recupero dai minimi segnati a 154,55 c'è già stato ma è rientrato dopo le pesanti vendite delle tre sedute del 12, 13 e 14 giugno. Tuttavia, se l'azione dovesse tornare a vedere quota 154,55, è probabile assistere a nuove reazioni. Il livello rappresenta una buona area di accumulo. Al di sotto si procederebbe verso quota 130 dollari. Al rialzo, il primo passo per rilanciarsi sarebbe il recupero della media mobile a 55 giorni transitante in area 182 dollari.
La struttura del certificato
Il certificato Memory Cash Collect Express di Vontobel con ISIN DE000VV3GRJ3 è quotato sul mercato SeDeX di Borsa Italiana ed è stato emesso il 10 giugno 2022, data nella quale entrambi i titoli sottostanti si trovavano nei pressi dei minimi degli ultimi due anni. Ha un valore nominale di 100 euro e offre in pagamento Bonus trimestrali da 5 euro (5% del valore nominale, 20% su base annua) se entrambe le azioni sottostanti quotano, alla data di valutazione prestabilita, a un livello superiore o pari alla soglia bonus prestabilita, pari al 75% del rispettivo livello strike.
Il certificato è dotato delle opzioni Memory, Autocallable e Quanto:
- Effetto Memoria: consente all’investitore di incassare successivamente i premi non pagati, nella prima data di valutazione dove le condizioni per il pagamento del premio vengano soddisfatte;
- Opzione Autocallable: alle date di valutazione trimestrali previste, il certiciato può scadere anticipatamente a patto che alla relativa Data di Osservazione il prezzo di tutti i sottostanti del paniere sia pari o superiore a quello del Livello di Autocall, posto al 100% dello strike iniziale di ciascun sottostante.
- Opzione Quanto: protegge dal rischio di cambio per i sottostanti non quotati in euro, come Salesforce e Shopify, quotati in dollari USA.
Vediamo ora più da vicino i valori da monitorare per i titoli che compongono il paniere:
SHOPIFY: Strike 392,46; Livello Autocall 392,46; Soglia Bonus: 294,35; Barriera: 294,35. (Tutti i valori sono in dollari USA).
SALESFORCE: Strike 187,95; Livello Autocall 187,95; Soglia Bonus: 140,96; Barriera: 140,96. (Tutti i valori sono in dollari USA).
Se non si verificano mai, alle date di osservazione previste, le condizioni per una scadenza anticipata, il certificato arriva fino alla liquidazione finale, dove possono verificarsi due scenari:
- se entrambi i sottostanti quotano, alla data di osservazione finale (il 9 giugno 2025), a un valore superiore o pari alla barriera, viene rimborsato il valore nominale di 100 euro per certificato;
- se uno o tutti e due i sottostanti si trovano al di sotto della barriera, il certificato restituisce un importo direttamente legato alla performance del sottostante che ha perso di più rispetto allo strike.
La valutazione dell'Ufficio Studi di Investire.biz
L'emissione del certificato e la rilevazione dei valori iniziali dei sottostanti sono avvenuti vicino ai minimi pluriennali toccati da Salesforce e Shopify. Ciò offre un cuscinetto aggiuntivo di sicurezza contro la volatilità che permarrà ancora, prevedibilmente, sui mercati azionari. L'opzione Memory permetterà di non perdere i premi se la discesa dei due sottostanti dovesse proseguire fino a violare i livelli di controllo. Inoltre, la prospettiva pluriennale, con una scadenza nel 2025, rendono il punto di partenza del certificato (ossia la rilevazione degli strile) interessante.
DISCLAIMER
Questo articolo è stato sponsorizzato dall'emittente o dall'intermediario menzionato. Le informazioni in esso contenute non devono essere considerate né interpretate come consulenza in materia di investimenti. Eventuali punti di vista e/o opinioni espressi non sono intesi e non devono essere interpretate come raccomandazioni o consigli di investimento, fiscali e/o legali. Investire.biz non si assume alcuna responsabilità per azioni, costi, spese, danni e perdite subiti a seguito di informazioni, punti di vista o opinioni presenti su questo sito. Prima di intraprendere decisioni di investimento, invitiamo gli utenti a leggere la documentazione regolamentare sempre disponibile per legge sul sito dell'emittente ed ottenere una consulenza professionale.