Le azioni Worldline stanno naufragando alla Borsa di Parigi con un rosso circa il 60%. Già dall'apertura si è abbattuta una grandinata di vendite sul titolo, che ha comportato la temporanea sospensione degli scambi. La miccia è stata innescata dall'annuncio da parte della società di pagamenti francese di aver tagliato le prospettive su ricavi e margini. Il sell-off si è scatenato anche sulle obbligazioni Worldline, polverizzando circa 600 milioni di valore.
"I consumatori hanno iniziato ad allocare una parte maggiore delle loro spese verso i beni non discrezionali piuttosto che a quelli discrezionali, con un impatto sulla nostra crescita e redditività", ha comunicato la società in una nota, sottolineando in particolare un rallentamento nel suo mercato tedesco.
L'azienda ora si aspetta una crescita dei ricavi del 6-7% per l'intero 2023, in calo rispetto alla precedente stima di un incremento dell'8%-10%. Inoltre, ha riferito che i margini operativi lordi scenderanno dell'1,5%, mentre in precedenza aveva riportato una crescita prevista dell'1%. Queste proiezioni che hanno freddato gli investitori si uniscono alle deludenti vendite del terzo trimestre, salite del 4,8% a 1,18 miliardi di euro.
Il gruppo ha parlato di prospettive economiche cupe in Europa e soprattutto in Germania. "Ora ci troviamo di fronte a più sfide di quanto ci aspettassimo fino a poco tempo fa", ha dichiarato l'Amministratore delegato Gilles Grapinet. Il CEO ha sottolineato che le pressioni sull'azienda sono temporanee, ma ha aggiunto che la situazione probabilmente "non migliorerà in modo significativo e rapido nel prossimo futuro".
Worldline: gli analisti declassano le azioni
Quanto è accaduto oggi non ha scioccato solamente il mercato, ma anche gli analisti che avevano un rating "Buy" sulle azioni Worldline. La società d'investimento Bryan Garnier ha immediatamente
declassato a "Sell" il titolo in Borsa. Mentre l'analista di Jefferies, Hannes Leitner, ha affermato che le "preoccupazioni per una recessione prolungata potrebbero generare ulteriore incertezza per una ripresa". Gli analisti di
Mediobanca ritengono che "il taglio della guidance totalmente inaspettato in questa portata ed i problemi in Germania cambiano completamente la storia dell'azionario di Worldline".
Una fiammella di speranza è lasciata accesa da Jonathan Tyce, direttore della ricerca e degli investimenti di AlphaOneStrategies. Secondo l'esperto, le azioni Worldline potrebbero risollevarsi se i piani aziendali di riduzione dei costi riusciranno a stabilizzare il flusso di cassa. Inoltre, "il recente interesse delle società di private equity per il settore dei pagamenti potrebbe anche incoraggiare gli investitori", ha aggiunto.
Fintech in crisi
Gli investitori però sembra stiano perdendo la pazienza con le fintech. Oggi le vendite si sono estese ad altri player del settore dei pagamenti come Adyen (-7%), Nexi (-15%) e Cab Payments (-11% che si aggiunge al calo del 72% di ieri).
Tutta l'industria ha conosciuto un autentico boom durante la pandemia quando le persone svolgevano gran parte della loro attività quotidiana online. Woldline, che è stata scorporata dal gruppo tech francese Atos nel 2014, è diventato uno dei maggiori specialisti a livello mondiale nel settore grazie a una crescita sostenuta da una serie di acquisizioni. Ciò le è valso l'ingresso nel 2020 nell'indice CAC 40 delle blue-chip francesi.
Superata la sbornia pandemica, le aziende dei pagamenti hanno cominciato a perdere valore in Borsa facendo pensare allo scoppio di una bolla. "È un mercato che è stato in una bolla", ha detto Jerome Legras, managing partner e responsabile della ricerca di Axiom Alternative Investments.
Secondo Janet Mui, responsabile dell'analisi di mercato di RBC, "l'attività bancaria vecchia scuola è ora gratificante, mentre con l'aumento dei tassi d'interesse e con i margini di interesse netti che guidano la crescita degli utili delle banche tradizionali, il fintech sembra improvvisamente meno desiderabile".