Dopo un 2022 scintillante, il settore delle utility è stato il peggiore quest'anno a Wall Street. Da inizio 2023 ha perso circa il 12%, mentre l'indice
S&P500 ha realizzato una performance non lontana dal +18%. Le società che producono energia e servizi utili per i consumatori generalmente funzionano molto bene quando l'economia rallenta, anche per via dei buoni rendimenti dei dividendi che notoriamente distribuiscono. Lo scorso anno infatti le azioni in Borsa di tali società sono cresciute molto, perché gli investitori avevano delle aspettative nefaste sull'economia americana dopo la sfilza di aumenti dei tassi da parte della
Federal Reserve.
Le cose quest'anno però sono cambiate, dal momento che la Banca centrale statunitense è giunta alla fine del suo ciclo di strette, mentre i rendimenti elevati rendono i dividendi delle utility meno attraenti. Al riguardo, secondo i dati FactSet, il settore dei servizi pubblici dell'S&P 500 produce un rendimento da cedola del 3,4%, ben al di sotto del rendimento dei titoli di Stato USA decennali, attualmente in area 4,22%.
Utility: 4 ragioni per comprare le azioni
Cosa fare con le azioni delle utility in questo momento? Ci sono almeno quattro ragioni che giustificano un'entrata a mercato dopo i cali di quest'anno.
La prima fa riferimento a un ricorso storico.
È dal 1999, alla vigilia dello scoppio della bolla dot-com (Bolla Dot-com: storia del sogno infranto del nuovo mercato), che il settore non rimane così indietro rispetto all'S&P 500. In quell'occasione, il comparto dei servizi pubblici chiuse il 2000 con un balzo del 52% (a fronte di un crollo del principale benchmark americano di dieci punti percentuali).
Una seconda ragione può riguardare la transizione verso l'energia verde, che apporterà benefici alle azioni delle utility almeno nel lungo termine. "Le persone che stanno solo inseguendo guadagni immediati probabilmente non saranno attratte dalle utility. Ma, guardando al lungo termine, e tenendo presente gli afflussi di denaro in direzione delle energie rinnovabili, i crediti d'imposta e i mandati sull'adozione di veicoli elettrici, non sono scoraggiato", ha affermato Edward Washington, Senior project manager IBM in pensione.
La terza motivazione allude ai multipli. Per effetto dei crolli azionari di quest'anno, il settore delle utility è negoziato a Wall Street a circa 16 volte gli utili attesi per i prossimi 12 mesi. Il numero non solo si trova al di sotto della media decennale di 17,4, ma è anche inferiore al multiplo di 19 volte dell'S&P 500. "Le utility sono diventate economiche perché il mercato sta dicendo che vogliono giocare all'attacco", ha detto Douglas Simmons, che gestore presso Fidelity Investments. "I settori difensivi e ad alta intensità di capitale non sono favoriti, ma a mio avviso è esattamente il momento di acquistare il settore dei servizi di pubblica utilità".
Infine, vi è da segnalare una recessione incombente, come dimostra il fatto che i rendimenti dei titoli del Tesoro USA a 2 anni rimangono costantemente al di sopra di quelli dei Treasury Bond a 10 anni, in quella che è conosciuta come curva di rendimenti invertita. Quando ciò accade, una contrazione economica è imminente e le azioni delle utility solitamente ne traggono giovamento.