In occasione del processo di quotazione, Ampere, la divisione di veicoli elettrici (EV, Electric Vehicle) di
Renault,
permetterà al costruttore francese di incassare fino a 10 miliardi di euro. È quanto ha dichiarato al salone dell'auto di Monaco il Presidente e Amministratore delegato della casa automobilistica francese, Luca De Meo.
Il top manager di Renault si è mostrato anche abbastanza polemico nei confronti degli investitori, i quali avrebbero dato valutazioni troppo caute sull'industria automobilistica europea. Per questa ragione, a giudizio di De Meo, gli investimenti dei produttori di auto del Vecchio Continente risultano frenati da questa mancanza di fiducia, il che finisce per creare un danno a tutta la regione.
"Se gli investitori europei hanno a cuore il futuro dell'Europa, è meglio che ci mettano dei soldi, invece di porre interrogativi su tutta la questione", ha detto. "Progetti come questo devono essere sostenuti", in quanto, "qualcuno ha il coraggio di avere una risposta concreta e olistica alla sfida che i cinesi e gli americani ci stanno dando", ha aggiunto.De Meo ha anche sottolineato che produrre veicoli elettrici non è la stessa cosa che farlo con quelli tradizionali.
Lo scorso anno Renault ha venduto 228 mila veicoli elettrici e ibridi in Europa, il che l'ha messa al terzo posto tra i produttori mondiali per quota di mercato. Inoltre, la valutazione di tutta Renault è di 11 miliardi di euro, equivalente alla partecipazione che ha in Nissan e al valore della banca che finanzia gli acquisti di autoveicoli (
Renault: ecco quando ci sarà l’IPO di Ampere).
Auto elettriche: gli altri esordi in Borsa
Negli ultimi due anni sono state quotate in Borsa alcuni marchi EV di una certa importanza e che sarebbero in competizione con Ampere. Nel 2022 è sbarcato a Wall Street Polestar, unità di auto elettriche di proprietà di Volvo e della cinese Geely. La sua valutazione si è aggirata intorno ai 21 miliardi di dollari, sebbene oggi valga al Nasdaq 7 miliardi di dollari.
Mentre quest'anno ha fatto il suo esordio
VinFast, a un valore di 23 miliardi di dollari. La società vietnamita però ha viaggiato sulle montagne russe alla Borsa americana, arrivando a una capitalizzazione di 190 miliardi di dollari poco dopo la sua
IPO di agosto, per poi ritracciare a circa 68 miliardi di dollari (
VinFast: 5 insegnamenti che ci arrivano dall’andamento delle azioni).
Alcuni analisti stanno valutando Ampere solamente 5 miliardi di dollari. Un giudizio, questo, che non va proprio giù a De Meo, che affonda la lama. "Guardate la valutazione delle società europee. Pensate che VinFast possa valere più di BMW? Siamo seri", ha concluso riferendosi al valore di mercato di 62 miliardi di euro della compagnia tedesca.