Le azioni VinFast Auto nel mese di agosto a Wall Street hanno assunto un andamento degno delle migliori meme-stock di inizio 2021. Sbalzi enormi di volatilità che hanno reso difficile trovare una seduta che possa considerarsi normale. Basti pensare che con il crollo del 10,77% nell'ultima sessione di Borsa, il titolo è stato poco movimentato se tutto ciò si rapporta all'oscillazione media del 50% del suo prezzo negli ultimi 12 giorni di negoziazione.
Da quando la start-up vietnamita di veicoli elettrici è sbarcata a Wall Street dopo una fusione con una
SPAC, il prezzo ha viaggiato sulle montagne russe. VinFast è controllata per il 99% da Pham Nhat Vuong, che è anche il fondatore della società, oltre che l'uomo più ricco del Vietnam. Proprio lo scarso flottante è la principale ragione dell'elevata volatilità del titolo al Nasdaq.
L'azienda non produce ancora molte auto (a giugno, solo 137 veicoli elettrici di VinFast erano registrati sulle strade degli Stati Uniti)
ed è scarsamente redditizia.
VinFast: ecco il messaggio trasmesso agli investitori
Dal trambusto che si è registrato a Wall Street dal debutto di VinFast a metà agosto, si possono trarre alcuni importanti insegnamenti circa il comportamento dei mercati finanziari.
Il primo è che in circostanze del genere, ogni giorno è un terno al lotto. In 12 sedute, le azioni VinFast sono aumentate di sette volte e diminuite di cinque volte, il che significa che di certezze su come potrà essere l'andamento di ogni giornata di negoziazione ve ne sono poche.
Il secondo è che la volatilità genera volatilità. Quando un titolo sale molto in poco tempo, è probabile che segua repentinamente il movimento contrario in altrettanto poco tempo. Il 15 agosto VinFast ha fatto un salto del 255%, ma nelle successive tre sedute ha bruciato tre quarti del valore conseguito.
Il terzo insegnamento è relativo al valore. Il mercato a volte dà delle valutazioni che hanno poco a che fare con il valore intrinseco di un'azienda. Basti pensare che nel picco intraday delle azioni a 93 dollari di pochi giorni fa, la società aveva un market cap di 215 miliardi di dollari, più vicino a quello di Toyota che a quello di Rivian. Quando si è fusa con la SPAC Black Spade Acquisition, VinFast era stata valutata circa 23 miliardi di dollari. Con una capitalizzazione attuale di 95 miliardi di dollari, oggi il produttore vietnamita è la quarta casa automobilistica più preziosa del mondo alle spalle di Toyota, Tesla e Porsche, e appena sopra a BYD.
Il quarto insegnamento è che i trader sono attratti dalla volatilità. Lo dimostra il fatto che negli ultimi 12 giorni di negoziazione, sono stati scambiati oltre 100 milioni di azioni VinFast, con un periodo medio di detenzione inferiore a due giorni.
Infine, i nodi vengono sempre al pettine nel lungo termine. Sarà la capacità dell'azienda di produrre utili e generare free cash flow a determinare quanto vale effettivamente il titolo VinFast, al di là dell'irrazionalità del mercato.